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Questo articolo è stato pubblicato il 29 gennaio 2013 alle ore 12:00.

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M5Stelle e "Rivoluzione civile", no alla legge Biagi
Sintetico, come tutto il programma, il capitolo lavoro per il neo partito "Rivoluzione civile", guidato dall'ex pm Antonio Ingroia. L'obiettivo prioritario deve essere la lotta al lavoro precario, la conferma del contratto collettivo nazionale come criterio principale di contrazione e il ripristino dell'articolo 18. Previste anche una legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro l'introduzione del reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati, due obiettivi in comune con il Pd. Per incrementare le retribuzioni, il partito punta poi al recupero del fiscal drag e alla detassazione delle tredicesime. Sul fronte dello sviluppo dell'economia, Ingroia propone anche un regime fiscale premiale - non meglio specificato - per favorire le imprese «che investono in ricerca, innovazione e creano occupazione a tempo indeterminato». Poco spazio alle tematiche del lavoro, infine, per il Movimento 5 Stelle, che propone il sussidio di disoccupazione garantito e l'abolizione della legge Biagi, approvata con il proposito di incrementare la flessibilità del mercato del lavoro, favorendo in particolare la nascita dei contratti a progetto (co.co.pro.), come alternativa ai contratti a tempo indeterminato.

Pdl, detassazione totale per l'apprendistato dei giovani
Per quanto riguarda il Pdl, la proposta principale degli azzurri, più volte descritta dal leader Silvio Berlusconi nella maratona mediatica delle ultime settimane, consiste in un trattamento fiscale di favore per le imprese che procedono a nuove assunzioni a tempo indeterminato di giovani: in pratica, alle imprese verrebbe garantita una detrazione (sotto forma di credito di imposta), dei contributi relativi ai neoassunti per i primi cinque anni di lavoro. Per il sostegno al lavoro giovanile, il Pdl propone anche la detassazione «totale» dell'apprendistato fino a quattro anni. La riduzione delle tasse sul lavoro e sulla produzione torna anche come contropartita al mondo produttivo per la riforma dell'attuale sistema di sussidi alle imprese, considerato poco omogeneo e dispersivo delle risorse disponibili.

Sacconi: su riduzione Irap noi vicini a "Rete Imprese Italia"
Maurizio Sacconi, senatore del Pdl e punto di riferimento del centrodestra per occupazione e lavoro sottolinea la vicinanza del programma Pdl con il manifesto per lo sviluppo presentato da Rete Imprese Italia, che indica priorità «che il Pdl condivide perchè corrispondono alla nostra volontà di produrre crescita e lavoro attraverso una drastica riduzione della pressione fiscale e regolatoria sulle imprese e sulle famiglie». In particolare, continua il senatore, «registriamo una stretta coincidenza di proposta a proposito del rifiuto di innalzare le aliquote Iva, della progressiva riduzione dell'Irap con riferimento prioritario al fattore lavoro, del cambiamento della legge Fornero per una maggiore propensione ad assumere, dell'integrazione tra scuola e lavoro con particolare riguardo all'apprendistato, dello sviluppo degli enti bilaterali per la produzione di welfare integrativo». Il capitolo lavoro vede poi un generico accenno al «Ritorno alla legge Biagi per uno "Statuto dei lavoratori"» ed una altrettanto generica richiesta di sviluppo del telelavoro, «Risoluzione della questione esodati» e sviluppo della contrattazione aziendale e territoriale.

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