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Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2013 alle ore 09:05.

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Beppe Grillo «è un fenomeno da baraccone» che però «sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra». Silvio Berlusconi attacca il comico prestato alla politica in un' intervista rilasciata oggi a Rtl 102,5. Il Cavaliere riconosce, comunque, la bravura di Grillo nei comizi: «È un istrione abituato al grande pubblico, è un professionista, con un copione ben preparato». Berlusconi esprime anche preoccupazione rispetto alla concorrenza di Grillo: «Vedo in lui un pericolo che sottrae voti ai moderati e fa vincere la sinistra. In Italia i voti si sono sempre distribuiti così: un terzo alla sinistra e due terzi ai moderati; questi hanno sempre vinto tranne i casi in cui si sono presentati divisi». E ai moderati, per il leader del Pdl, tolgono i voti anche Monti e i centristi: «Gli eventuali voti dati a Monti o Casini sono voti dati alla sinistra, e allora è meglio votare l'originale; oppure sono voti tolti a noi impedendoci la vittoria, ma non credo che avverrà».

Il leader del Pdl replica anche alla richiesta di un confronto tv a tre avanzata da Mario Monti e ribadisce di essere disponibile solo a un confronto con il leader del Pd. «Io il confronto l'ho sempre accettato con chiunque, mi sono trovato in trasmissioni anche con sei contraddittori» ma ora il confronto ha senso soltanto tra gli «unici due che hanno possibilità di vincere», «Monti chiede il confronto perché è disperato e perché rischia di non avere rappresentanti in Parlamento», visto che «è probabile che non arrivi al 10 per cento».

Il Cavaliere mostra sicurezza, in un'intervista a Radio Lombardia, per l'esito del confronto elettorale: «Ho l'intima certezza di una nostra vittoria, e nemmeno sul filo di lana». «L'85% dei nostri elettori - ha spiegato - non condivideva la nostra posizione di votare la fiducia al Governo dei tecnici, noi invece ritenemmo anche per varie pressioni esterne che fosse un fatto di responsabilità mantenere il nostro voto positivo sulla fiducia». «Andando in giro ultimamente - ha aggiunto - ho sentito invece che c'è stato un grande cambiamento».

Berlusconi infine si concede anche una battuta sul calcio, in vista dalle partita tra il suo Milan e Barcellona di mercoledì allo stadio Meazza. Il patron rossonero afferma che in giornata chiamerà l'allenatore
Allegri per "suggerire" che Messi venga marcato a uomo. «Mai fatta la formazione, io - sostiene- rispetto il ruolo. La formazione la fa l'allentaore, il presidente può dare dei suggerimenti o, se non è d'accordo, licenziare. Allegri è ancora lì e ha un altro anno di contratto».

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