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Questo articolo è stato pubblicato il 22 febbraio 2013 alle ore 06:36.
L'esito più probabile di queste elezioni è che il centrosinistra abbia bisogno di Monti per fare il governo. Questo risultato può scaturire da diversi mix di regioni vinte e perse. Nella tabella in pagina abbiamo fatto alcune ipotesi ma naturalmente se ne possono fare altre. Le ultime due simulazioni fanno vedere cosa succederebbe nel caso in cui il centrosinistra perdesse tutte e tre le regioni in bilico: avrebbe 143 seggi, ma con i 33 della lista Monti la eventuale coalizione di governo potrebbe contare su una maggioranza di 176 seggi. Come si vede, abbiamo anche ipotizzato che Grillo, e non Berlusconi, possa vincere il premio di maggioranza in Sicilia ma non cambierebbe nulla per il centrosinistra. Per Bersani la vittoria in queste regioni è molto importante ma, posto che non sia lui a vincere, è indifferente chi sia il vincitore.
Quello che invece non è indifferente per Bersani è la tenuta di Monti. Nella tabella abbiamo ipotizzato che la lista del premier scenda sotto l'8% in alcune regioni. Il suo totale scenderebbe da 33 a 27 seggi. Una perdita di 6 seggi riduce la maggioranza dell'eventuale futuro governo con Bersani ma non la compromette. Se però dovesse accadere che Monti non superi la soglia dell'8% in altre regioni pesanti, le cose cambierebbero. Per esempio, se alle regioni indicate nella tabella aggiungessimo la Lombardia la lista di Monti scenderebbe a 22 seggi rendendo più difficili eventuali maggioranze post-elettorali con Bersani e aprendo la strada al terzo possibile esito di queste elezioni.
Se Berlusconi dovesse vincere nelle regioni incerte e ribaltare i pronostici in altre in cui attualmente è dato per perdente, e se allo stesso tempo il risultato della lista Monti fosse al di sotto delle attese, la somma dei seggi di Vendola, Bersani e Monti potrebbe non fare 158. In questo caso gli unici governi possibili sarebbero o la grande coalizione (senza Grillo) o un governo con Grillo. Non c'è bisogno di soffermarsi sul rischio di instabilità di un esito del genere. Fortunatamente è lo scenario meno probabile di tutti.
In questi ultimi giorni che ci separano dal voto nulla è veramente sicuro tranne una cosa: Berlusconi non può ottenere la maggioranza assoluta dei seggi al Senato. Questa è una delle poche certezze di queste elezioni. Perché questo accada basta che il centrosinistra vinca – e così sarà – in Toscana, Emilia, Marche, Umbria e Basilicata. E questo porta a una domanda finale. E se Berlusconi vincesse alla Camera come potrebbe fare un governo visto che al Senato non potrà avere la maggioranza assoluta dei seggi? Con chi si potrebbe alleare? E con quali prospettive per il Paese?
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