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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2013 alle ore 16:15.
L'ultima modifica è del 28 febbraio 2013 alle ore 12:42.
Stumpo: «Il Pd è contrario a ogni forma di governissimo»
«Il Pd è contrario a ogni forma di governissimo». Un punto fermo (per ora) nel mare delle "ipotesi di lavoro" per la formazione di un esecutivo e mettere insieme lo schieramento necessario a sostenerlo in Parlamento è stato messo questa mattina dal responsabile organizzazione del Partito democratico, Nico Stumpo, che ha anche confermato il nome di Pier Luigi Bersani come candidato unico del Pd per la guidare del governo che verrà, e la linea politica già anticipata dal segretario: «Porteremo in Parlamento le nostre proposte di cambiamento: lotta alla corruzione, taglio parlamentari, proposte sul lavoro. Chi non vorrà assumersi la responsabilità, lo farà davanti al Paese».
«Legislatura costituente», lo schema proposto da D'Alema
Quanto specificato da Stumpo sembra un altolà a quanto prospettato oggi in una intervista al Corriere della Sera da un big del partito democratico, Massimo D'Alema, che ha proposto di puntare ad un «legislatura costituente», con «un'assunzione di responsabilità da parte delle forze principali, innanzitutto Movimento 5 stelle, centrodestra e noi» , attribuendo ai primi due «le presidenze delle due assemblee parlamentari, ovviamente sulla base della proposta di personalità che siano adeguate a ruoli istituzionali di garanzia», e con un governo guidato dal «partito che ha la maggioranza relativa al Senato e quella assoluta alla Camera. E che ha espresso come candidato premier Bersani».
Pd contrario al governissimo secondo D'Alema
Uno schema, quello proposto da D'Alema, che peraltro ha subito registrato moltissime contrarietà all'interno del partito, che si aggiungono a quella espressa da Stumpo per conto della segreteria.
Pdl, la carta del "Governo di scopo" con il Pd per le riforme urgenti
La linea del centrodestra a poche ore dalla chiusura delle urne è attendista, ma incardinata sulla disponibilità - avanzata dallo stesso leader Silvio Berlusconi alla luce dei risultati definitivi delle Politiche - ad un accordo di Governo con la sinistra per un governassimo a tempo con obiettivi sul fronte della politica economica e delle riforme istituzionali, ipotesi che al momento la sinistra respinge. Il rischio, per il Cavaliere, è che con il passare dei giorni Bersani incassi un'intesa con Grillo per un governo di scopo escludendolo dalla partita. Da qui, l'appello del capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che in un'intervista al Messaggero sollecita «responsabilità e fantasia per garantire un governo all'Italia», chiedendo al Pd di riflettere non tanto sull'ipotesi "grande coalizione" ma «un governo di scopo composto da tecnici-politici, non alla Monti, per carità. Obiettivo é realizzare le riforme istituzionali, la riforma della legge elettorale, il dimezzamento dei parlamentari, l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, ma anche l'abbattimento del debito e la riduzione della pressione fiscale».
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