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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 11:01.
BARI
La mobilità elettrica all'avanguardia mondiale
di Luigia Ierace
Modello di sviluppo sostenibile, Bari lo è certamente. Progetti concreti la vedono prima città del Mezzogiorno a essersi dotata di una rete pubblica di infrastrutture di ricarica dedicate alla mobilità elettrica: 25 colonnine collocate in zone strategiche della città individuate da Enel insieme al Comune di Bari, dopo un'attenta analisi del territorio e dei suoi flussi di traffico. «La vera sfida della Smart city – dice Livio Gallo, direttore della Divisione Infrastrutture e Reti di Enel - è integrare le diverse tecnologie al servizio del cittadino e individuare un modello di business che consenta, dopo un primo periodo, un'auto-sostenibilità dal punto di vista del ritorno dell'investimento».
«La Bari del futuro – ribadisce il sindaco, Michele Emiliano - è quella delineata cinque anni fa da quest'amministrazione nel piano strategico e che si sta concretizzando attraverso numerosi progetti coerenti con una visione di città "smart": dinamica, inclusiva e sostenibile. Un programma condiviso con tutti i cittadini che sta portando risultati concreti e misurabili anche grazie ai finanziamenti comunitari ottenuti (il cosiddetto Patto per Bari, previsto nella programmazione comunitaria 2007-2013, ha destinato alla città investimenti per oltre 1,5 miliardi di euro) e ai numerosi partenariati attivati con le imprese per realizzare progetti sperimentali nell'ambito dei programmi di ricerca finanziati dal Miur e dalla Ue».
Un percorso tecnologico di integrazione che a Bari è partito dalla mobilità elettrica "pulita", in una realtà dove il 40% delle emissioni cittadine sono attribuite al traffico veicolare tradizionale. Con pochi euro a Bari si può fare un pieno di energia per muovere mezzi elettrici. E il numero di colonnine dalle attuali 25 potrebbe presto raddoppiare. Ma la "smartness" di Bari non si misura solo nel primato nella mobilità elettrica, negli investimenti nelle piste ciclabili, nei sistemi di intermodalità (park and ride), nei progetti di info-mobilità o efficientamento energetico di tutte le scuole primarie di Bari, quanto piuttosto, ricorda il sindaco, «nella capacità di fare sistema». Quella "buona pratica" che consiste nell'«attuazione di un modello di governance inclusivo basato sulla sperimentazione di forme innovative di collaborazione tra Pa, cittadini e imprese per attivare processi di "innovazione sociale" che puntino sulle capacità creative dei giovani».
CATANIA
Nuova illuminazione con l'aiuto del telecontrollo
Un impianto di illuminazione pubblica nuovo di zecca, ma soprattutto all'avanguardia. Con una caratteristica ben precisa: il telecontrollo che permette di monitorare costantemente intensità dell'illuminazione e soprattutto i consumi. Si può riassumere così il progetto di riconversione dell'illuminazione pubblica di Catania che prevede la riqualificazione e la sostituzione di 31.373 apparecchi stradali di cui 20mila a Led. Il capoluogo etneo è il primo ad avviare un progetto che si inquadra in una generale strategia di intervento che riguarda la Sicilia e la Sardegna: ad aggiudicarsi i lavori vincendo il bando della Contship (la società che si occupa degli acquisti centralizzati della Pubblica amministrazione) è stata la Gemmo impianti di Arcugnano, in provincia di Vicenza, mentre il materiale utilizzato è stato fornito da Philips.
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