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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 11:01.

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SiracusaSiracusa

Il progetto di rinnovo è partito dalla sostituzione delle armature stradali che costituiscono il 73% dell'illuminazione pubblica ed è proseguito con gli interventi sulle catenarie mentre è in fase di studio il relamping (la sostituzione delle vecchie lampadine) di strutture esistenti pari al 10% del totale: per la sola illuminazione pubblica, spiegano dalla Philips, sono stati installati 21.928 Selenium Led. Catania è la prima città italiana ad aver sostituito le vecchie lampadine con i Led. Determinante, soprattutto ai fini del risparmio energetico e dell'ottimizzazione dei costi di gestione, il sistema di telecontrollo: il controllo punto-punto di Philips consente il monitoraggio e la regolazione dei singoli punti luce ed è stato abbinato al sistema per la misurazione e la gestione energetica da cabina della Gemmo impianti. La piattaforma di telecontrollo permette, tra le altre cose, la gestione dell'accensione e dello spegnimento seguendo il ciclo solare e consente poi di programmare preventivamente orari di accensione e spegnimento in situazioni particolari. Le ricadute in termini di risparmio sono evidenti: il consumo annuo prima dell'installazione era di 30milioni di Kwh l'anno e si è arrivati a una riduzione del 40% con un abbattimento di circa 110milioni di Kwh l'anno, equivalenti a 58.300 tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera. (N.Am.)

SIRACUSA
Il Cnr impianta a Ortigia il suo lab sperimentale
di Nino Amadore

Un laboratorio permanente del Cnr nel cuore della Siracusa antica, nel pieno dell'isola di Ortigia, patrimonio dell'umanità e luogo suggestivo per la sua storia e la ricchezza di beni culturali. Siracusa, insieme ad Agordo (Belluno) e Riccione, è uno dei tre Comuni italiani Smart cities living lab: i tre centri hanno vinto la selezione, avviata a luglio e prevista da un accordo siglato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) con l'Associazione nazionale comuni italiani (Anci).

Il centro storico del capoluogo aretuseo sperimenterà le metodologie e le soluzioni sviluppate nell'ambito del Progetto Cnr «Energia da fonti rinnovabili e Ict per la sostenibilità energetica» e sarà uno dei primi esempi di città intelligenti: un modello in continua evoluzione che sarà esteso in seguito al maggior numero possibile comuni italiani. Una iniziativa che è stata ufficializzata dal presidente del Cnr, Luigi Nicolais, nell'ambito del convegno inaugurale di Smart City Exhibition 2013: «Il Cnr intende concorrere al miglioramento e all'innalzamento della qualità della vita delle città a partire da progetti avanzati di sostenibilità energetica», ha spiegato Nicolais.

L'iniziativa nelle prossime settimane entrerà nel vivo, con la progettazione e con la definizione delle tecnologie necessarie. Per arrivare all'apertura del cantiere ai primi del prossimo anno. Il Comune dovrà farsi carico delle spese di installazione della strumentazione messa a disposizione dal Cnr in comodato d'uso (investimento di circa un milione). Le tecnologie da sperimentare si basano sulla trasformazione della rete dell'illuminazione comunale in una rete dati che, per la sua capillarità, può permettere di erogare alcuni servizi innovativi in tutta la città: dal collegamento Internet ad alta velocità con hot-spot wi-fi pubblici alla gestione automatizzata della sosta nei parcheggi, dal controllo del traffico al bilanciamento e alla razionalizzazione dei consumi di energia. Un progetto enorme, al quale è interessato anche un colosso come Ibm.
Importante ruolo è quello dello Smart services cooperation lab di cui il Cnr è partner assieme ad Agenzia per l'Italia digitale, ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca e Telecom Italia, e che ha il suo test plant nell'area della ricerca del Cnr bolognese.

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