Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2012 alle ore 15:35.

Bersani-Monti, la musica è cambiata. A due giorni dalla presentazione della nuova coalizione di centro guidata dal premier uscente Monti, il Pd si riposiziona e muta l'atteggiamento nei confronti del Professore. La linea, nel secondo giorno delle primarie del Pd, la dà il segretario Pier Luigi Bersani: «Io non faccio polemica, sono molto rispettoso, ho rapporti ottimi con Monti. Adesso ha scelto di essere una parte politica e quindi io pongo delle domande politiche: perché quando si va davanti agli elettori ci vuole chiarezza».
Il ruolo di Enrico Bondi nel mirino
In merito all'impegno politico di Mario Monti, Bersani aggiunge di aver obiettato «anche attorno all'esigenza di essere molto rigorosi nella distinzione tra politica ed istituzioni. Poi arriveremo al merito, per sapere cosa pensa dei diritti civili, cosa pensa degli esodati». E chiarezza Bersani la chiede anche sul ruolo del super commissario alla spending review,, Enrico Bondi, che nelle intenzioni di Monti dovrebbe valutare la "moralità" e gli eventuali conflitti di interesse dei candidati nelle liste della nuova coalizione di centro e "Agenda Monti per l'Italia": «Io ho molta stima e rispetto di Bondi, ma sta facendo un altro mestiere, non può farne un altro».
La replica di Casini (Udc): «E Pietro Grasso? No alla doppia morale»
A stretto giro la replica di Pier Ferdinando Casini, uno degli azionisti di maggioranza della coalizione montiana - per esperienza e per il ruolo dell'Udc da lui guidato - che tira in ballo l'ormai ex procuratore nazionale Antimafia che correrà alle Politiche nelle file dei democrats: «Quando Piero Grasso si candida con il Pd risponde a "un imperativo morale". Quando Enrico Bondi accetta di contribuire a un lavoro di accertamento sulla trasparenza delle candidature commette "un vulnus istituzionale". No, caro Pier Luigi, questa doppia morale non mi convince e mi induce a più amare riflessioni: il Pd non vuole un'area centrista competitiva e scomoda perché preferisce il vecchio ed eterno scontro con Berlusconi, diventato avversario di comodo».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Cronaca
- Grillo: Pd e Pdl votino fiducia al governo M5S. Bersani: basta battute
- De Gregorio: 3 milioni da Berlusconi per sabotare il governo Prodi. Cavaliere indagato, sequestrata cassetta di sicurezza
- I «5 Stelle» e internet: come il movimento di Grillo si pensa e si organizza sul web
- Bersani e Grillo, programmi a confronto: «vicini» su pagamenti Pa e sgravi Pmi, lontani sulla grande industria
- Per governare a Bersani mancano 37 senatori
I video di Stefano Folli
- Elezione dei presidenti delle Camere, verso il primo test
- Monti e lo sforzo di separare Vendola e Bersani
- IL PUNTO / Bersani e Monti, una nuova mappa dell'Italia politica (di Stefano Folli)
- IL PUNTO / Berlusconi-Maroni, accordo obbligato frutto di due debolezze (di Stefano Folli)
- IL PUNTO/Monti tra incidenti di percorso e speranze europee (di Stefano Folli)
Flussi e sondaggi
- Lo «spread» tra le due coalizioni si è ridotto nell'ultimo mese. Guarda la media dei sondaggi
- Lombardia e Campania, duello per il Senato
- Ecco che cosa dice la legge elettorale sull'indicazione dei capi coalizione
- L'Italia di oggi sta peggio della Grecia. Ritorno al voto? Il porcellum riprodurrebbe l'ingovernabilità
- Il Movimento 5 stelle prende voti da tutti i partiti
Il Punto di Stefano Folli
- In attesa di un futuro piano B, Bersani e il Pd evitano gli ultimatum
- Nel duello Berlusconi-Monti il premier «in pectore» fa poco notizia
- Se sarà «governo del presidente» occorre un presidente che lo garantisca
- L'ambizione, nonostante tutto, di diventare il Polo riformista
- Grillo è tornato e vuole contendere l'elettorato a Berlusconi