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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2013 alle ore 17:12.
Sotterrare l'ascia di guerra così da non mettere Berlusconi nelle condizioni di rosicchiare ancora terreno alle altre forze in campo per le politiche di febbraio. Bersani e Monti avrebbero sottoscritto un patto di non belligeranza, così da concentrare le proprie forze contro il concorrente numero uno, Silvio Berlusconi. Il chiarimento tra i due sarebbe avvenuto con una telefonata. Una nota del portavoce del presidente del Consiglio arrivata in mattinata sottolinea che «Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha avuto, ieri e oggi, colloqui telefonici con i leader dei partiti che hanno sostenuto il governo ora in carica per gli affari correnti, Angelino Alfano, Pierluigi Bersani, Pierferdinando Casini. Oggetto dei colloqui sono state alcune nomine di prefetti, la situazione nel Mali e la preparazione del Consiglio europeo sul bilancio dell'Unione europea».
Il contenuto dell'accordo
Il segretario del Pd avrebbe chiesto al professore di evitare di sottolineare le incongruenze e le distanze tra il Pd e uno dei suoi principale alleati Nichi Vendola. Da qui alle elezioni Monti - è questa la sua posizione - dovrebbe attenuare le sue osservazioni su una Cigl, dipinta come contraria a qualsiasi riforma per la crescita e arroccata nella difesa di interessi di parte. Anche perché tutto questo mette Bersani in difficoltà anche a sinistra, dove il movimento dell'ex pm Ingroia è in crescita.
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Berlusconi: l'intesa tra i due c'è
A sottolineare l'intesa tra Monti e Bersani è lo stesso Berlusconi. In un'intervista a Rai Parlamento il leader del Pdl ricorda che «esiste un accordo tra Monti e Bersani. È naturale un'intesa tra Pd e Lista Monti perchè il premier non ha possibilità di incidere se non appoggiandosi alla sinistra».
Sechi (Lista Monti): in campagna elettorale nessun patto di non belligeranza
L'ex direttore de Il Tempo e candidato della Lista Monti, Mario Sechi ai microfoni di Tgcom24 nega che ci sia un'intesa tra i due leader: «I patti di non belligeranza? Non esistono in campagna elettorale. È difficile ipotizzare che Bersani e Monti sospendano le loro attività elettorali e tacciano sulle proposte dell'avversario. Monti tiene il punto sul programma e sul modello che ispira la lista, i contenuti dell'agenda, i deficit presenti sia nella destra che nella sinistra. I partiti si parlano tutti, la campagna elettorale è intensa, alla fine vincerà chi dimostrerà di avere la concretezza dei programmi».
Intervento soft di Camusso su Monti
Il "gentlement agreement" tra il leader del centrosinistra e quello dei centristi avrebbe già una ripercussione concreta: «Non possiamo dire che siamo messi così male per colpa di 13 mesi di governo Monti. Siamo messi così perchè ci sono stati anni di governi di destra che hanno negato la crisi», ha detto il segretario della Cgil, Susanna Camusso, a un incontro con gli studenti dell'Istituto Federico Caffè. Poi Camusso ha aggiunto: "il Premier Monti non ha sicuramente creato la crisi ma di certo l'ha aggravata" «Berlusconi è perfetto come incantatore di serpenti, va in televisione e risale nei sondaggi come se non avesse mai governato», ha aggiunto la sindacalista.
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