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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2013 alle ore 13:15.
L'ultima modifica è del 19 gennaio 2013 alle ore 12:32.
«Siamo in condizione di vincere in Lombardia,dove centrodestra e Lega hanno sempre vinto». Lo dice via Twitter, Pier Luigi Bersani. Il segretario Pd assicura che «ce la possiamo fare e ce la faremo». Ma arriva la doccia fredda: Antonio Ingroia chiude definitivamente la porta al dialogo con il Pd. In conferenza stampa spiega: «Da questo momento Rivoluzione Civile chiude la porta al Pd. Ci rivediamo in Parlamento». Causa della rottura «la conferma dell'accordo già fatto con Monti».
Fra Democratici e Rivoluzione civile si è parlato di atto di desistenza in alcune regioni chiave come la Sicilia. Bersani, in realtà, nega che ci sia mai stata una trattativa. «Ognuno si prende le proprie responsabilità, avrei apprezzato una maggiore consapevolezza della situazione, ma non c'è mai stata alcuna trattativa per la desistenza», dice il segretario dei democratici. Del resto con Rivoluzione civile il Pd riscontra «una distanza piuttosto netta, e noi siamo riformisti».
Bersani sembra già avere la risposta pronta: «Tutti i voti sono utili, però ci sono voti di testimonianza, di protesta e voti per governare», dice il segretario del Pd durante una conferenza stampa con Umberto Ambrosoli, candidato presidente della Regione Lombardia per il centrosinistra, rispondendo ad una domanda sul voto utile. «In Lombardia - ha aggiunto - c'è la possibilità storica di battere la destra e io sono appassionato a questa idea».
Bersani ha poi ribadito il proprio no a un'imposta patrimoniale sui beni mobiliari, ma ha aggiunto che su quelli immobiliari è necessario rendere più progressiva l'Imu «con una imposta personale sui grandi patrimoni familiari».
«Quello della patrimoniale è un tema delicato, ho detto mille volte che si parla di beni immobiliari sui quali esiste l'Imu. Io sono per darle maggiore progressività», ha detto il segretario del Pd. Quanto ai beni mobiliari, «non è il caso perché non sappiamo in Italia chi sono i ricchi. Il problema è far emergere la vera ricchezza».
Ieri Electionista rilanciava un tweet secondo cui la media dei sondaggi vedeva in Lombardia centrosinistra e cendrodestra appaiati. In particolare la coalizione di Berlusconi a 34,66%, centrodestra 33,86%, il centro di Monti 14,78%, Movimento 5 stelle 10, 65%, Rivoluzione civile 4,63%.
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