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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2013 alle ore 17:23.

Angelino Alfano e Antonio Martino guideranno le liste del Pdl alla Camera in Sicilia, mentre Renato Schifani sarà capolista per il Senato; fuori dalle liste invece alcuni big del centrodestra sull'isola, come Antonio D'Alì e Domenico Nania. Sono queste le prime indiscrezioni che emergono dalle riunioni ristrette e a porte chiuse che vedono in queste ore in conclave ad Arcore e a Palazzo Grazioli e in via dell'Umiltà a Roma i vertici del Pdl in vista della lunga notte che precede la consegna, domani, delle liste ufficiali al Viminale con i nomi dei candidati per le prossime Politiche.
Nodo "impresentabili", Cav. verso la linea dura
Tra i nodi ancora da sciogliere, la presenza o meno dei cosiddetti "impresentabili". A lungo incerto, Silvio Berlusconi avrebbe ora scelto la linea dura, sull'onda soprattutto dei sondaggi che lo avrebbero convinto della necessità di varare liste senza nomi scomodi. A rischio, quindi, nomi di primo piano come Marcello Dell'Utri (ancora ieri sera il Cavaliere aveva spiegato che molto probabilmente non sarebbe stato candidato), e Nicola Cosentino, nonostante il pressing di Denis Verdini (altro candidato sicuro) che in forte contrasto con il segretario, Angelino Alfano, spinge per lasciare spazio all'onorevole campano (e con lui anche a Luigi Cesaro o Amedeo Laboccetta) considerato portatore di voti che potrebbero rivelarsi fondamentali, soprattutto per il Senato.
Scajola fuori gioco: «Non accetto esami sulla mia moralità»
Nonostante le pendenze giudiziarie, in Lombardia dovrebbe poi essere candidato per il Senato il Governatore uscente Roberto Formigoni. Non candidato invece l'ex ministro Claudio Scajola, nonostante un incontro faccia a faccia con l'ex premier: «Per la dignità mia e della mia famiglia - ha spiegato - non sopporto più esami da parte di alcuno sulla mia moralità».
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