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Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2013 alle ore 11:20.
L'ultima modifica è del 28 gennaio 2013 alle ore 09:48.
Meno Imu, meno Irap, meno Irpef. In vista delle elezioni è tempo di promesse e Mario Monti illustra a Omnibus su La7 il suo programma elettorale per quel che riguarda il sistema fiscale. Per ora solo qualche dettaglio, «uscirà una nostra proposta, coerente con gli impegni in Europa».«Abbiamo guardato con interesse al programma di Confindustria, il progetto per l'Italia. Su Irpef e Irap - osserva il presidente del Consiglio dimissionario - andiamo oltre quanto proposto da Confindustria». Il professore annuncia un piano di riduzione delle tasse da quasi trenta miliardi. D'Alema parla di campagna «che sembra uno striptease» sul tema del fisco.
Camusso: Monti non minacci una manovra, chiarisca sui conti
Monti esclude poi una manovra correttiva, ma aggiunge che dipende dall'esito del voto e per le riforme parla di una grande coalizione. Attacca il leader della Cgil Susanna Camusso: «Benchè dimissionario, dovrebbe ricordarsi di essere il presidente del Consiglio, quindi dovrebbe rispondere su a che punto lascia i conti del Paese e non può sostenere che la manovra ci può essere o no a seconda di chi vince anche perchè appare un messaggio minaccioso agli elettori».
Le misure e i risparmi attesi
Le misure di riduzione dell'Imu delineate dal presidente del Consiglio comportano minori introiti per 2,5 miliardi. L'Irap sarà ridotta dal 2014 per un importo di 11,5 miliardi. Il taglio dell'Irpef sarà di 15,5 miliardi. Nel piano di riduzione fiscale del premier uscente ci sono dunque meno tasse per 29,5 miliardi.
Ridurre del 4,5% della spesa corrente in cinque anni
Innanzitutto, spiega il premier, si tratta di «bloccare la spesa pubblica corrente al netto degli interessi: lo Stato non spenderà un euro in più rispetto al 2012. Significa -4,5% nell'arco dei cinque anni. È un obiettivo credibile, non sono promesse ma impegni seri». Da qui le risorse per il taglio delle tasse. E allora: «Imu ridotta dal 2013. Accrescere la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro e raddoppio per detrazioni per figli a carico e anziani soli da 100 a 200 euro: costo 2,5 miliardi, e la copertura viene dalla riduzione delle spesa corrente. C'è chi propone semplicemente di abolire l'Imu, poi magari deve intervenire un governo tecnico...».
Irap ridotta dal 2014
Anche l'Irap Monti la promette «ridotta e favorevole al lavoro dal 2014: via il monte salari dalla base imponibile. Il totale della riduzione Irap a fine legislatura sarà pari a un dimezzamento dell'attuale carico fiscale sul settore privato. Sono 11,5 miliardi di imposta in meno in cinque anni sulle imprese, priorità alle Pmi». Infine, «meno Irpef da 2014. Vogliamo ridurre significativamente l'Irpef a partire dai redditi medio bassi, con l'aumento delle detrazioni per i carichi familiari e la diminuzione delle aliquote a partire da quelle più basse. Complessivamente nella legislatura si tratta di meno 15 miliardi e mezzo corrispondente ad una riduzione del rapporto tra gettito e Pil del 2%».
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