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Questo articolo è stato pubblicato il 02 gennaio 2013 alle ore 10:19.
La prima azione di Governo di un possibile Mario Monti bis, se la sua coalizione riuscirà a prevalere alla prossime elezioni, sarà quella di un alleggerimento fiscale. Lo ha dichiarato il premier dimissionario intervenendo in diretta a Radio Anch'io su Radio Uno. L'intervento sul fisco, un taglio della pressione fiscale di un punto nel 2013, è già stata inserita, ha ricordato Monti, nella legge di stabilità e prevede di «ridurre la tassazione che grava sul lavoro, sui lavoratori e sulle imprese, e parallelamente ridurre la spesa».
La luce in fondo al tunnel è più vicina
«La luce la vedo più vicina di allora e sono molto più ottimista sul fatto che nel frattempo il tunnel non ci crollerà sulla testa dell'auto per travolgerla come per un po' abbiamo rischiato». Monti è tornato anche a commentare un'espressione utilizzata mesi fa proprio in occasione di un precedente intervento alla stessa trasmissione.
Se dalla crisi finanziaria «credo siamo usciti», per la ripresa «molto dipende dall'economia mondiale». La decisione americana sul Fiscal Cliff «toglie un'incertezza» e «se le politiche per la crescita che promuoviamo in Europa con il presidente Hollande si mettono in moto, il tunnel può accorciarsi».
E sul disavanzo pubblico: non c'è che l'accordo bipartisan
«Per affrontare il problema del disavanzo pubblico perfino negli Stati Uniti si é fatto ricorso ad un accordo tra democratici e repubblicani». Mario Monti parte dall'intesa raggiunta questa notte negli Usa per ricordare il precedente della «strana maggioranza» in Italia a sostegno del suo governo. «D'ora in poi l'obiettivo sarà la crescita. Bisognerebbe coalizzare chi é per le riforme e non per la conservazione», dice l'ex premier ricordando che per alcune riforme, come quella sulla legge elettorale, «serviranno maggioranza larghe». «Ora la distinzione fondamentale é tra chi vuole cambiare il Paese e chi a sinistra, mi riferisco a Vendola e a Fassina, e a destra, si oppone a questo cambiamento», dice Monti.
Su Berlusconi: ha usato armi improprie contro di me
«Berlusconi ha usato contro di me armi improprie, come i valori della famiglia. La cosa si commenta da se ...In altri momenti, forse allora ero un leaderone, mi ha offerto di prendere la guida del fronte dei moderati -ha aggiunto-. Poi ha detto che il Governo ha fatto solo disastri, poi che ha fatto tutto il possibile. Spero che gli elettori siamo meno confusi di me». Interrogato sulla commissione d'inchiesta sul Governo tecnico proposta da Silvio Berlusconi risponde: «La trovo una idea interessante, stravagante, tardiva. Ben venga».
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