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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2013 alle ore 11:30.
L'ultima modifica è del 04 febbraio 2013 alle ore 08:32.

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Mario Monti (Ansa)Mario Monti (Ansa)

«Se vogliamo è un voto di scambio, ma anche un tentativo simpatico di corruzione: io ti compro il voto con dei soldi e i soldi sono dei cittadini». Così Mario Monti su Rtl 102,5, a proposito della proposta di Silvio Berlusconi di restituire ai cittadini i soldi utilizzati per pagare l'Imu sulla prima casa. Vuole «comprare il voto degli italiani con i soldi degli italiani», ha aggiunto Monti. Il professore ha ricordato che «un cinquantennio fa Achille Lauro prometteva qualche chilo di pasta o una scarpa promettendo l'altra a voto ottenuto». Immediata la replica del Cavaliere. . Ospite de L'aria che tira su La7, Berlusconi ha osservato: «Ne dice tante di stupidaggini, ha detto anche questa. Se in Italia c'é qualcuno che é credibile questo é il sottoscritto. Perché dissi che avrei abolito l'Ici e l'ho abolita. Molti dicono sciocchezze, non ne ho mai sentite tante come quelle che sento in questi giorni di campagna elettorale».

Il premier: nella proposta di Berlusconi qualche elemento di usura
Monti ha poi rincarato la dose. Alle telecamere di La 7 ha affermato che nella proposta di Berlusconi sull'Imu «c'è qualche elemento di usura». Il leader di Scelta civica ha ricordato che «come è occorso dopo il quasi crack finanziario del 2011, agli italiani si chiede di pagare più tasse in una fase più negativa».

Monti: se vince questo Berlusconi rischio rialzo spread
Nell'intervista a Rtl Monti ha spiegato che se vince questo Berlusconi lo spread rischia di aumentare. Un attacco durissimo, quello del premier uscente: «Se si votasse domani e la comunità finanziaria internazionale valutasse il programma di Berlusconi così come si sta configurando - ha osservato -, immagino che qualche increspatura nei tassi di interesse potrebbe esserci».

L'ironia del professore su Tremonti
Monti ha attaccato anche l'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti: «Lui appartiene a un girone dantesco di scienza non particolarmente riconosciuta a livello accademico... non intendo prenderlo troppo sul serio». La risposta all'affermazione di Tremonti secondo il quale ci sarà bisogno in primavera di una manovra da 14 miliardi. E nel merito spiega: «Siccome il pareggio di bilancio nel 2013 che Berlusconi ha avventatamente promesso, è in termini strutturali, un andamento del Pil più cattivo del previsto non ha effetti» sul raggiungimento dell'obiettivo.

Conclude l'ex rettore della Bocconi: «Se vogliamo ancora sostenere con il voto dei partiti che sono su piazza da molto tempo, che per vent'anni hanno fatto sì che l'Italia crescesse meno degli altri e che hanno combinato un bel disastro per cui hanno dovuto chiamare un professore al governo, beh le cose non si metteranno tanto bene».

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