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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2013 alle ore 07:35.

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Mario Monti (Ansa)Mario Monti (Ansa)

«Il nulla a che fare con questo centrosinistra» sottolineato da Mario Monti non è una chiusura netta al Pd di Bersani. Intervistato da 'Linea Notte' (Rai 3), il Professore chiarisce di aver parlato della coalizione di centrosinistra come è «configurata oggi». E quindi non ha espresso un no pregiudiziale ai democratici.

La riforma lavoro e l'influenza della Cgil
A Bianca Berlinguer, che gli ricordava le parole di vicinanza di Renzi rispetto al programma sul lavoro, il premier ha risposto affermando di non essere riuscito a realizzare le cose che il sindaco di Firenze loda perché il Pd era sotto l'influenza della Cgil, che non ha consentito di andare oltre un certo punto in tema di flessibilità del lavoro. Il Pd si è opposto, «il Pdl invece ha bloccato altri temi come quello della giustizia», ha aggiunto.

Il quarto posto? «Non sarebbe una sconfitta»
Se "Scelta civica" arrivasse quarta alle elezioni dopo centrosinistra, centrodestra e Grillo, Mario Monti la considerebbe una sconfitta? «Assolutamente no, per un partito che è nato due mesi fa e che intende durare». Ma,sempre a "Linea Notte", Monti precisa: «Aspiriamo a molto di più».

Confronto tv, il numero dei partecipanti non conta
«Io sono disponibile a ogni tipo di confronto e ho detto di essere pronto a farne uno a tre. Berlusconi non vuole confrontarsi con me, mentre Bersani è disposto alla presenza di più candidati. A me va benissimo un confronto a 6, e confido che ci siano anche Berlusconi e Grillo. Accetterei. Se poi qualcuno non c'è a me va bene anche un dibattito a 4...», ha poi concluso il premier uscente.

Al Quirinale? «Mi piace l'idea di eleggere una donna»
Oggi, in una intervista al "Messaggero", Monti ipotizza poi la possibilità di avere una donna al Qurinale: «Prodi è una persona che ha tantissimi titoli per poter aspirare a quella carica. Ma mi piace molto l'idea di avere una presidente donna di sui si parla da anni. Nomi? Non ne faccio». Al giornale, il Professore torna poi a ribadire la sua disponibilità a sostenere un governo di grande coalizione: «Ho sempre avuto la visione che per risolvere i gravissimi problemi dell'Italia serva un consenso piuttosto largo. Pr questo mi sono dichiarato spesso a favore di grandi coalizioni, anche quando era quasi una bestemmia dirlo. Credo perciò che uno spirito di larga condivisione di un progetto-Paese sia una cosa giusta ed efficace e può darsi che condividere alcune importanti cariche istituzionali giovi da questo punto di vista».

Berlusconi attacca Grillo
Il Cavaliere mette in guardia dal rischio «balcanizzazione del Parlamento» a causa dell'arrivo del Movimento 5 stelle, che «per l'80% è composto da gente di estrema sinistra, No Tav e centri sociali». L'ex premier parlando a 'Quinta Colonna', trasmissione di Rete 4, parla anche del leader del movimento: «è un fantastico istrione, io ho visto tre comizi che ha tenuto al nord, centro e sud, ed è attentissimo a seguire un copione, i tre comizi erano gli stessi persino le battute che sembravano estemporanee le ha ripetute in tutti i comizi. È rimasto un attore, è assolutamente bravo ma propone solo cose sentite dalla gente, che sono i disgusti verso la politica. È interprete del malcontento generale e si capisce che la gente gli vada dietro, ma non propone nulla oltre la distruzione».

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