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Questo articolo è stato pubblicato il 22 febbraio 2013 alle ore 21:48.
L'ultima modifica è del 22 febbraio 2013 alle ore 20:15.
«Stiamo correndo», io «ho dato fuoco ad una miccia», ed ora «non siamo più un movimento, ma una comunità». Poi lo slogan degli ultimi giorni: «Arrendetevi, siete circondati». Visibilmente commosso (e con un forte trucco messo in evidenza dalle telecamere) Beppe Grillo entra in Piazza S. Giovanni in delirio poco prima delle 21 per l'ultima tappa dello Tsunami tour. Nelle prime battute del suo intervento, ironizza rivolgendosi alla folla: «Mi aspettavo qualcosina in più».
Scandalo Mps, attacchi a Pd e Napolitano
Tra i molti temi che il blogger affronta nel suo intervento fiume, anche lo scandalo Mps, banca che Grillo propone di nazionalizzare. Ma, precisa, a due condizioni: «Che si faccia subito una commissione per mettere sotto inchiesta tutti i vertici del Pd dal '95 d oggi». Una seconda commissione dovrebbe invece «mettere sotto inchiesta chi doveva controllare e non l'ha fatto». Poi l'attacco alla sinistra, «che per vent'anni ha fatto finta di fare opposizione senza farla, mettendosi d'accordo con il centrodestra», e al presidente della Repubblica, «per non aver battuto i pugni sul tavolo e gridato: "fuori i nomi"». «Nessuno deve rimanere indietro», aggiunge, e ribadisce uno dei cardini del programma di governo di M5s: «Subito un reddito di cittadinanza». Poi grida alla folla: «Siamo la prima forza politica del paese».
«Non voglio uscire dall'euro, ma un referendum per decidere se farlo»
«Voglio uno Stato che si faccia vedere, che si riprenda la scuola pubblica, la sanità pubblica, l'acqua pubblica, un regime fiscale che non metta ansia», spiega esaltato e arrochito Grillo ai militanti raccolti nella piazza. «Cominciamo a togliere le province, ad accorpare i Comuni sotto i 5mila abitanti, cominciano a controllare dove sono andati a finire 98 miliardi di euro di evasione delle slot machine sfuggiti al Fisco», propone gridando. Io, sottolinea con veemenza, «Non ho mai detto di uscire dall'euro e dall'Europa, ho chiesto una consultazione popolare e a decidere se uscire o meno sarà il popolo italiano».
«Torniamo un po' indietro per andare avanti»
Grillo parla di pensioni, bocciando l'età per la quiescenza a 70 anni «anche se abbiamo la maggiore disoccupazione giovanile del mondo». Occorre, spiega, che «Torniamo un po' indietro per andare avanti». Poi attacchi al ministro del lavoro («Nei call center ci vadano i figli della Fornero»), sottolineando che intanto «in Germania giornali e televisioni discutono su 30 ore di lavoro alla settimana». Nel mirno anche le spese militari: «Tagliamo un miliardo alle nostre missioni del c…o in Afghanistan. C'è un articolo 11 della Costituzione da rispettare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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