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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2013 alle ore 22:00.
L'ultima modifica è del 02 ottobre 2013 alle ore 09:18.

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Ore 9,54. Letta: in economia e riforme ce la possiamo fare
«In economia e su riforme ce la possiamo fare», spiega Letta all'Aula, e aggiunge: «Oggi in poco tempo possiamo riformare davvero la politica». Quanto alla riforma elettorale, il Governo vuole sostenere e accompagnare attivamente la procedura parlamentare per la modifica della legge, « anche «per evitare che il paese torni al voto con questa legge». La legge di Stabilità sarà invece «l'occasione per dimostrare che il cambiamento é in atto».

Ore 9,48. Letta: il Governo puo' fare bene se c'è un nuovo Patto
«Il governo può fare bene se c'é un nuovo patto» che metta da parte polemiche e liti. Così il premier Enrico Letta parlando al Senato

Ore 9,46. Letta: non sovrapporre vicende di Berlusconi a sorte del Governo
«Il governo è nato in Parlamento e se deve morire deve farlo qui, in piena trasparenza», rileva il presidente del Consiglio, che aggiunge: «I piani» della vicenda giudiziaria che investe Silvio Berlusconi e del governo, «non potevano, né possono essere sovrapposti». - Enrico letta definisce «una situazione insostenibile« quella creatasi venerdì scorso con l'annuncio delle dimissioni dei parlamentari Pdl. «I due piani, quello del governo e quello della vicenda giudiziaria di Berlusconi non potevano né possono essere sovrapposti. La nostra repubblica democratica- dice Letta- si fonda sullo stato di diritto, sulla separazione dei poteri, sul fatto che le sentenze si applicano. Fermo restando il diritto a una difesa efficace, ma senza leggi e trattamenti né ad personam né contra personam». A queste parole, dai banchi del Pdl si leva una rumorosa contestazione.

Ore 9,43. Letta: solo chi non ha spalle larghe ha paura del dialogo
«Solo chi non ha le spalle larghe finisce ostaggio della paura del dialogo», spiega il premier rilevando come tra Pd e Pdl «Abbiamo fatto passi avanti nella comprensione reciproca», mentre «gli italiani ci gridano quasi che non nepossono piu' delle messe in scena di sangue e arena».

Ore 9.40. Letta parla, Ancora assenti Alfano, Lupi e De Girolamo
Mentre il presidente del Consiglio Enrico Letta svolge suo intervento nell'aula del Senato, tra i banchi del Governo, si notano le assenze del vicepremier e ministro dell'Interno Angelino Alfano e di altri due ministri del Pdl Maurizio Lupi e Nunzia De Girolamo.

Ore 9.37. Letta esordisce richiamando il monito di Napolitano alla coesione della politica
Nell'esordire, il premier Letta cita il presidente della Repubblica Luigi Einaudi e richiama tra gli applausi l'azione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il suo recente invito e monito alle Camere, al momento della sua rielezione, a dare un esempio di coesione, chiedendo uno scatto di dignità e di attaccamento alle istituizioni.

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