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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2013 alle ore 22:00.
L'ultima modifica è del 02 ottobre 2013 alle ore 09:18.

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Ore 14,54. Letta ottiene la fiducia al Senato
Il governo Letta ha ottenuto la fiducia al Senato con 235 voti a favore e 70 contrari. I senatori presenti erano 307 i votanti 305, 2 non hanno partecipato al voto. Nessuno si è astenuto.

Ore 14,47. Retromarcia Berlusconi breaking news nel mondo
Fa il giro del mondo la notizia che l'ex premier Silvio Berlusconi ha deciso di votare la fiducia a Letta. CNN titola: «L'ex premier abbandona inaspettatamente il tentativo di rovesciare» il governo; BBC «Berlusconi fa marcia indietro»; Le Monde: «L'ultimo colpo di teatro di Berlusconi» e Financial Times: «Berlusconi si rischiera dietro Letta».

Ore 14,29. Berlusconi: sulla manifestazione di venerdì dobbiamo decidere
Sulla manifestazione in programma per venerdì, in concomitanza con il voto della Giunta sulla decadenza, «dobbiamo ancora decidere». Lo dice Silvio Berlusconi lasciando Palazzo Madama.

Ore 14,27. verso sì del Senato a fiducia
Il governo di Enrico Letta incassa la fiducia del Senato. I voti a favore, mentre é in corso la prima chiama, hanno superato la soglia della maggioranza assoluta fissata a quota 161.

Ore 14,24. Berlusconi: non ho fatto alcuna marcia indietro
«Non c'è stata nessuna marcia indietro». Così Silvio Berlusconi taglia corto quando, uscendo da palazzo Madama i giornalisti gli chiedono se la scelta di votare la fiducia al governo Letta sia stato un passo indietro. Urla e fischi al Cavaliere da parte di un centinaio di persone.

Ore 14,23. Quagliariello: oggi ci sono due classi dirigenti inconciliabili
«Quello che è successo oggi è la fotografia della situazione attuale e cioè: c'è un punto di riferimento comune che è Berlusconi, ma ci sono due classi dirigenti incompatibili». Il ministro per le Riforme, Gaetano Quagliariello, commenta così la decisione del Cavaliere di votare la fiducia al governo Letta.

Ore 14,22. Formigoni: stasera parliamo dei gruppi autonomi
«Confermo le mie proposte e stasera ne discuterò con gli altri: proporrò di costituire gruppi autonomi a Camera e Senato per un fatto di chiarezza». Lo ha detto Roberto Formigoni al Senato, spiegando che stasera ci sarà una riunione dei dissidenti del Pdl.

Ore 14,17. Lupi: non c'è una nuova maggioranza
«Non c'é una nuova maggioranza», ma é quella «che ha sempre voluto fortemente questo governo». Così il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi.

Ore 14,10. Letta abbandona il Senato sorridendo
Enrico Letta lascia il Senato mentre é in corso la votazione dell'Aula di palazzo Madama sulla fiducia al governo. Il premier, accompagnato da Dario Franceschini fino al portone principale, non risponde alle domande dei giornalisti.

Ore 14,03. Bondi: fa bene Zanda a diprezzarci ma mi chiamo fuori
«Zanda fa bene a trattarci con un tale disprezzo. Io però sono una persona perbene e non mi unisco a una tale compagnia», dice il coordinatore, e senatore, Pdl Sandro Bondi.

Ore 14,00. Schifani aggiunge firma a risoluzione pro fiducia
Dopo la dichiarazione di voto di Silvio Berlusconi, il capogruppo Pdl Renato Schifani, nell'aula del Senato chiede di aggiungere la propria firma alla risoluzione a sostegno del governo su cui è stata posta la questione di fiducia.

Ore 13,43. Intervento di Zanda provoca il passo indietro di senatori Pdl
L'intervento di Luigi Zanda fa perdere voti nel Pdl al Governo Letta malgrado il sostegno assicurato da Berlusconi. «Non do il mio voto a questo governo, perché chi non mi vuole non mi merita», sbotta ad esempio Vincenzo D'Anna, esprimendo il suo voto in dissesno dal gruppo. Dello stesso tenore Francesco Nitto Palma: «Pur pensando di votare a favore, l'intervento di Zanda mi ha fatto cambiare idea. E non potendo contrariare il mio leader al momento del voto uscirò dall'Aula».

Ore 13,43. La chiama inizia dalla lettera B, Berlusconi tra i primi a votare
Silvio Berlusconi passa fra i primi senatori davanti al banco della presidenza di palazzo Madama per esprimere il proprio voto. esprimendosi a favore della fiducia al premier Enrico Letta. Il sorteggio della lettera dell'alfabeto da cui far partire la chiama ha infatti indicato la lettera 'B'.

Ore 13,42. Zanda (Pd) attacca Pdl, tensione sale. L'Aula inizia a votare
Luigi Zanda attacca il Pdl malgrado Silvio Berlusconi abbia annunciato il sì del Pdl alla fiducia al governo Letta. «Basta, basta», urlano dai banchi del Pdl al capogruppo Pd che riprende il polemico intervento di Sandro Bondi. «Vergogna, vergogna!», grida Ciro Falanga. La tensione sale, Zanda dice a Bondi di non accettare il paragone da lui fatto tra "il suo capo" Berlusconi e Berlinguer. E una senatrice berlusconiana grida: «quello è morto...». Il presidente Piero Grasso fatica non poco a portare l'ordine. «Se questo è l'inizio di una pacificazione...», si lascia scappare.

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