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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2013 alle ore 22:00.
L'ultima modifica è del 02 ottobre 2013 alle ore 09:18.

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Ore 16,45. Letta: avanti con maggioranza politica non numerica
«Si lavorerà con una maggioranza politica coesa: se questa maggioranza è diversa dalla maggioranza che mi dà fiducia, lavorerò lo stesso con la maggioranza politica. È essenziale che ci sia chiarezza». Lo sottolinea il premier Enrico Letta nel suo discorso alla Camera.

Ore 16,33. Il premier: fiducia ci sarebbe stata comunque
«Penso che sia molto importante essere qui, a patto che il risultato del voto di stamane sia come lo intendo io». Così il premier Enrico Letta alla Camera. Il voto di fiducia «ci sarebbe stato comunque, ed é un risultato rispetto al quale ho intenzione di lavorare mantenendo il punto fermo detto stamane: non esiste un collegamento tra le vicende giudiziarie e la vita del governo».

Ore 16,22. Berlusconi: non mi dimetto da senatore
«Non ho nessuna intenzione di dimettermi da senatore». Lo avrebbe detto, secondo quanto viene riferito, Silvio Berlusconi incontrando i deputati del gruppo Pdl alla Camera.

Ore 16,22. Letta: cuore legge Stabilità meno tasse sul lavoro
Nella legge di stabilità «il cuore di tutto sarà la riduzione delle tasse sul lavoro», spiega il presidente del Consiglio nel suo intervento in Aula alla Camera, e del «cuneo fiscale» ed in particolare «la riduzione delle tasse per dare finalmente sollievo ai lavoratori» per rendere più pesante la busta paga.

Ore 16,13. Bonanni: ora confronto con parti sociali su legge stabilità
«La politica ha ascoltato l'appello del sindacato e delle altri parti sociali dimostrando di volersi assumere le proprie responsabilità e riconfermando la fiducia al governo Letta: l'unico Governo possibile in questa fase difficile e complicata della vita del Paese». Così in una nota il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

Ore 16,12. Riforme, Letta: possiamo anticipare
«Possiamo anticipare il cronoprogramma sulle riforme, celebrando il referendum in 12 mesi». Così il premier Enrico Letta, alla Camera, spiegando che «avendo proposto un impianto di riforma costituzionale equilibrato, funzionante e che non deve far paura a nessuno perchè non stravolge i principi costituzionali». C'é la necessità, spiega il premier, di un «governo forte» per affrontare rapidamente le tre esigenze «che sono ancora oggi tutte qui»: l'impasse istituzionale, la crisi economica e il rapporto con l'Europa.

Ore 16:10. Pdl: alla Camera nasce nuovo gruppo con Cicchitto
Nasce un nuovo gruppo parlamentare alla Camera, primo firmatario l'ormai ex Pdl Fabrizio Cicchitto. Sono i cosiddetti "alfaniani". A comporlo per ora sono, insieme a Cicchitto, 12 deputati che, è stato assicurato, arriveranno fino a 26. La Presidenza ha accolto la richiesta, come già avvenuto, in deroga al regolamento che prevede occorrano 20 deputati per costituire un gruppo, come per Fratelli d'Italia e la componente socialista del gruppo Misto. Il costituendo gruppo parteciperà al dibattito sulla fiducia al governo di questo pomeriggio.

Ore 16,08. Al via intervento Letta alla Camera
È iniziato l'intervento del presidente del Consiglio Enrico Letta in aula alla Camera, dopo la fiducia incassata al Senato. Letta ha consegnato il testo dell'intervento a palazzo Madama, integrato da alcune dichiarazioni a braccio. Alla sua destra e alla sua sinistra siedono, rispettivamente, i ministri Angelino Alfano e Dario Franceschini.

Ore 15,46. Gasparri: hanno vinto le aquile
Né falchi né colombe, hanno vinto le aquile, i mediatori come me, quelli che volano un po' più in alto». Così il senatore Maurizio Gasparri del Pdl commenta l'orientamento assunto dal suo gruppo al Senato sul voto di fiducia.

Ore 15,30. Fiducia, Berlusconi convoca gruppo Pdl alla Camera
A minuti si terrà una riunione del gruppo Pdl della Camera con Silvio Berlusconi. L'incontro si svolgerà nella sala Colletti e servirà a fare il punto in vista del voto di fiducia al governo di Montecitorio dopo quello di questa mattina al Senato.

15,20. Fiducia, fonti Ue: voto significativo, Berlusconi piu' marginale
«La fiducia è una buona notizia per l'Italia e l'Eurozona», e ciò che è accaduto «è molto significativo perché indica che Berlusconi sta diventando più marginale»: è quanto fanno sapere qualificate fonti europee delle istituzioni di Bruxelles.

Ore 15,03. Senatori a vita: non hanno votato Ciampi, Piano e Abbado
Tra gli assenti o non votanti del Popolo della libertà, Sandro Bondi, Francesco Nitto Palma, Alessandra Mussolini, Remigio Ceroni, Augusto Minzolini e Manuela Repetti. Nel Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto Vito Crimi, Bruno Marton e Luis Orellana. Niente voto neppure per i due esponenti di Gal Mario Ferrara e Giulio Tremonti. L'ex ministro dell'Economia ha fatto mettere a verbale di essere "presente non votante". Non hanno votato poi i senatori a vita Carlo Azeglio Ciampi, Renzo Piano e Claudio Abbado.

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