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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2013 alle ore 22:00.
L'ultima modifica è del 02 ottobre 2013 alle ore 09:18.

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«L'Italia corre un rischio fatale, cogliere o non coglliere l'attimo, con un sì o un no, dipende da noi».

Ore 9,36. Il premier Letta inizia il suo discorso in Aula al Senato
Pochi minuiti dopo l'inizio della seduta, il premier Enrico Letta prende la parola per iniziare le sue comunicazioni all'Aula.

Ore 9,31. Franceschini (Pd): parlamentari scelgano tra paese e propria parte
«Oggi é un giorno molto importante: nelle mani di ogni singolo parlamentare c'é il futuro del Paese e in coscienza», deputati e senatori «dovranno scegliere tra la propria parte e il Paese». Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, arrivando in Senato per le comunicazioni del presidente del Consiglio, Enrico Letta.

Ore 9,27. Fiducia, Quagliariello (Pdl): è tutto a posto
«È tutto a posto». Così il ministro per le Riforme ed esponente del Pdl, Gaetano Quagliariello, arrivando in Senato per le comunicazioni del presidente del Consiglio, Enrico Letta. Quindi, ai cronisti che gli chiedono se ci saranno i numeri per la fiducia, il ministro annuisce sorridendo.

Ore 9,20. Berlusconi: da Letta sull'Iva una pugnalata inaccettabile
«Sentire che Enrico Letta, che ho sempre stimato e che ho sospinto io a Palazzo Chigi, dichiarasse che era diventato inevitabile infliggere nuove pene agli italiani, per di piu' attribuendomene la colpa, ha avuto su di me l'effetto di una pugnalata. Che però mi ha restituito la voglia di lottare». È un passaggio dell'intervista di Silvio Berlusconi che Panorama pubblicherà nel prossimo numero.

Ore 9,18. Berlusconi: indecorosa alleanza tra Pd e fuoriusciti Pdl
«Un governo con Pd e fuoriusciti del Pdl, magari con l'appoggio dei senatori a vita «sarebbe talmente indecorosa e avvilente che si scontrerebbe con una ripulsa popolare. Non sarebbe una maggioranza, ma un espediente numerico. Il presidente Giorgio Napolitano non darebbe mai l'avallo a un simile esperimento. Nel recente passato si é dimostrato impossibile governare con numeri risicati». Lo dice Silvio Berlusconi, in
un'intervista che il settimanale Panorama pubblicherà nel numero in edicola domani.

Ore 9,17. Letta fa il suo ingresso a Palazzo Madama
Sorridente, con un mano un fascio di carte, il premier Enrico Letta fa il suo ingresso a palazzo Madama. Tra pochi minuti terrà il suo discorso di chiarimento sulle prospettive del Governo di larghe intese.

Ore 9,15. Chicchitto (Pdl): difenderemo sempre Berlusconi
«Difenderemo sempre Silvio Berlusconi dall'uso politico della giustizia nei suoi confronti, ma far cadere il governo Letta è un evidente autogoal». È l'opinione di Fabrizio Cicchitto ospite della Telefonata di Canale 5. «È meglio il governo Letta - ha aggiunto l'esponente del Pdl - di un esecutivo x-y che farebbe la legge elettorale senza il nostro apporto».

Ore 9,13. Biancofiore (Pdl): chi tradisce finisce reietto e non rieletto
«Credo che ci sia qualcuno nel Pdl che sta facendo il salto della quaglia, che sta diventando voltagabbana. Ci sono persone che purtroppo, dopo avere sfruttato per anni il consenso di silvio berlusconi, la sua grande umanità e la sua generosità, oggi, visto che c'é una sentenza che lo ha condannato, preferiscono abbandonarlo, pensando di avere un futuro senza di lui. Ma la storia insegna che chi ha tradito finisce reietto e non rieletto». A dirlo è Michaela Biancofiore (Pdl) intervenendo ad Agorà, su Rai 3.

Ore 9,10. Giovanardi (Pdl): i dissidenti sono circa 40
Entrando al Senato, Carlo Giovanardi, uno dei leader dei dissidenti del centrodestra, conferma i numeri già circolati ieri: deputati e senatori che voteranno la fiducia al governo Letta sono circa 40, «basta vedere le loro dichiarazioni pubbliche».

Ore 9,05. La notte non cambia le posizioni interne al centrodestra
In attesa del discorso, il bilancio della lunga notte di trattive interne al Pdl per evitare una plateale rottura tra moderati e falchi berlusconiani conferma le posizioni già maturate ieri sera, con i primi decisi a votare la fiducia al premier, i secondi convinti a negarla in linea con le indicazioni del premier. Ad essere messa ia voti sarà con ogni probabilità una risoluzione di maggioranza su cui il governo potrà porre la questione di fiducia «in modo che ogni scelta avvenga in Parlamento, alla luce del sole, senza ambiguità e ipocrisie e senza alcuna trattativa», come ha spiegato ieri il ministro per i Rapporti con il Paralmento Dario Franceschini (Pd).

Ore 9,00. Cameramen e giornalisti in coda per entrare al Senato
Che sia un gran giorno lo si capisce anche dalla lunga fila di cameramen, giornalisti e fotografi in attesa di entrare a palazzo Madama per ascoltare dal vivo le comunicazioni del premier Letta previste per le 9.30. All'ingresso laterale di via del Salvatore, da san Luigi dei Francesi a Corso Rinascimento, si è formata una coda di persone in attesa, mentre in piazza san Luigi dei Francesi sono state piazzate diverse postazioni fisse di network televisivi. All'interno del palazzo, nella sala Pannini, sono stati inoltre allestiti box a disposizioni delle testate televisive per collegamenti e interviste.

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