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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2013 alle ore 22:00.
L'ultima modifica è del 02 ottobre 2013 alle ore 09:18.

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Ore 12,30. Nuti (M5S) all'attacco degli ex grillini al Senato
«Oggi De Pin, la Gambaro, Mastrangeli e Antinori hanno dichiarato di votare la fiducia al governo Letta e attaccato il M5S. Questo dovrebbe bastare per far riflettere sulla vera sostanza, onestà, moralità ed etica di queste persone che venivano difese o dipinte come vittime e che invece di dimettersi, come farebbe una persona per bene e disinteressata alla poltrona, votano la fiducia a questa gentaglia». Così su Facebook Riccardo
Nuti, deputato 5 Stelle.

Ore 12,26. Letta pone la fiducia sulla risoluzione n. 2
«Davanti a noi abbiamo l'opportunità di vivere una giornata storica, ma soprattutto, da domani, di lavorare" per il bene del Paese, conclude Letta, che poi continua: «Pongo la fiducia sulla risoluzione n. 2» a firma Zeller (Autonomie), Zanda (Pd), Monti (Scelta Civica), Chiavaroli (Pdl) e Susta (Sc), «risoluzione alla quale ovviamente lego la vita e il futuro di questo Governo». Così il premier Letta chiude il suo intervento di replica aprendo la strada al voto di fiducia sull'Esecutivo. Subito dopo hanno inizio le dichiarazioni di voto da parte dei gruppi sulla mozione di maggioranza.

Ore 12,20. Berlusconi abbandona l'Aula mentre è in corso la replica di Letta
Durante la replica di Enrico Letta Silvio Berlusconi lascia l'aula del Senato, accompagnato dal portavoce Paolo Bonaiuti. Il Cavaliere ha infilato l'uscita dell'emiciclo dopo una lunga conversazione con Alessandra Mussolini.

Ore 12,17. Letta: non andremo verso soluzioni di basso profilo
«Non scadremo a soluzioni di basso profilo, se sono qui oggi è perchè pernso che sarebbe meglio cadere in piedi qui oggi che andare verso soluzioni di basso profilo», assicura Letta parlando in Aula al Senato. Per Letta, il Governo puo' raggiungere grandi obiettivi «anche se oggi i numeri di chi lo sostiene cambieranno». «Con leale e vera gratitudine voglio ringraziare chi ha votato la maggioranza e non la voterà oggi e a chi ha lavorato al Governo e da oggi non vi lavorerà più», sottolinea ancora il premier.

Ore 12,16. Letta al M5S: basta lezioni di morale a chi cambia idea
«Io penso e lo dico ai colleghi del M5s che il rispetto per la liberta della persona è la base della democrazia sostanziale; lo dico perché io rispetto e ascolto», ma «non ne posso più di lezioni di morale da parte di chi minaccia perché uno ha cambiato idea». Così il premier Enrico Letta in Senato. Con le sue parole, il premier incassa in questo specifico passaggio gli applausi dai banchi del Pdl. Letta è interrotto da Domenico Scilipoti (Pdl), che se la prende con il Pd, accusato di «dare lezioni di morale». Il presidente Grasso lo invita a smetterla e a sedersi: «Si è dovuto guadagnare uno spazio nella diretta tv? Ora basta!».

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