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Questo articolo è stato pubblicato il 02 ottobre 2013 alle ore 22:00.
L'ultima modifica è del 02 ottobre 2013 alle ore 09:18.

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Berlusconi fa dietrofront: fiducia a Letta. Napolitano: intollerabile che si riapra gioco al massacro - Chi ha vinto e chi ha perso (di Stefano Folli)

Il governo va avanti. Dopo il via libera del Senato, arriva in serata anche il sì della Camera alla fiducia posta dal premier Enrico Letta. Su 597 votanti, i sì sono stati 435, i no 162. Il semaforo verde a Montecitorio scatta dopo che in tarda mattinata l'Esecutivo ha incassato la fiducia del Senato. A palazzo Madama i sì sono stati 235, 70 contrari e nessun astenuto. «Spero che oggi ci sia un cambio di passo, vero e reale, a partire dalla legge di stabilità», afferma Letta. Nota del Quirinale: «Il Governo - sottolinea Giorgio Napolitano - ha vinto la sfida grazie alla fermezza dell' impostazione sostenuta dal Presidente del Consiglio dinanzi alle Camere. Il Presidente del Consiglio e il governo non potranno tollerare che si riapra un quotidiano gioco al massacro nei loro confronti».

Un via libera, quello dell'Aula di palazzo Madama, che è giunto dopo l'ennesimo colpo di scena di una giornata frenetica. Con Berlusconi che all'ultimo minuto ha fatto dietrofront e ha annunciato, nella fase delle dichiarazioni di voto, che il Pdl avrebbe votato la fiducia all'Esecutivo.

Nel braccio di ferro che si è consumato all'interno del Popolo della Libertà tra falchi e colombe, i moderati pidiellini guidati dal vicepremier Alfano e dall'ala del partito vicina a Cl hanno espresso una linea politica non conforme a quella di rottura con il Pd dettata - in una prima fase, fino al colpo di scena finale - dal leader. Alla fine il Cavaliere preferisce schierare il Pdl a favore della fiducia all'Esecutivo di larghe intese, una mossa per evitare l'implosione del partito. Ma alla Camera nasce un nuovo gruppo con 26 deputati. Queste le tappe della giornata.

Ore 23,28. Berlusconi riunisce big partito a palazzo Grazioli
Riunione a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi e diversi big del Pdl. A via del Plebiscito sono arrivati Raffaele Fitto, Paolo Romani, Mara Carfagna, Renata Polverini e Gregorio Fontana. L'incontro - a quanto si apprende - serve per fare il punto della situazione anche alla luce della riunione in corso tra i cosiddetti dissidenti e il segretario del Pdl, Angelino Alfano.

Ore 22,22. Alfano con i ministri a riunione dissidenti
Angelino Alfano, ma anche Gaetano Quagliariello, Maurizio Lupi e Beatrice Lorenzin, partecipano alla riunione dei cosiddetti "dissidenti" del Pdl. Alla spicciolata, nell'ultima mezz'ora, in un palazzo a pochi metri da Montecitorio, sono arrivati numerosi deputati e senatori tra quelli che oggi si sono detti disponibili a formare nuovi gruppi parlamentari a sostegno del governo Letta.

Ore 21,56. Napolitano: governo ha vinto la sfida grazie a fermezza
«L'essenziale è che il governo ha superato la prova, vinto la sfida e innanzitutto per la serietà e la fermezza dell' impostazione sostenuta dal Presidente del Consiglio dinanzi alle Camere». È quanto scritto in una nota diffusa dal Quirinale.

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