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Questo articolo è stato pubblicato il 03 febbraio 2013 alle ore 14:39.
L'ironia di Pd e Fli
Alle parole di Monti sono seguite le reazioni di molti altri politici, che con sfumature diverse hanno tutti preso di mira le promesse di Berlusconi. Tra questi il leader di Fli, Gianfranco Fini («E nel secondo Cdm Berlusconi farà decreto per garantire la vincita certa ai giocatori del Lotto...») e Anna Finocchiaro, che affida a twitter la prima risposta targata Pd: «#propostashock del Cavaliere? Ma per favore.! La solita minestra, demagogia, promesse irrealizzabili, bugie. Ma l'Italia non gli crede piu'».
La controproposta del Pd
«Gli italiani che pagano fino a 500 euro di Imu, fra poche settimane, saranno esentati dal pagamento da parte del governo Bersani che non prende in giro gli italiani», sottolinea invece il responsabile delle commissioni economiche del Pd, Francesco Boccia, commentando la proposta di Berlusconi sull'Imu. «Dichiarare di voler rimborsare
l'Imu a chi paga più di 500 euro e senza limiti, come fa Berlusconi - conclude - significa voler tornare allo schema già visto nel 2008 sull'Ici: più sei ricco, più ti restituisco».
Bersani: «Strizzata d'occhio agli evasori»
In serata, arriva poi la replica del candidato premier del Pd, Pier Luigi Bersani, che in una intervista al Tg3 boccia la proposta sull'Imu, definita «proposta demagogica che non ha fattibilità, poggiata su una copertura di bilancio fantasiosa che però ha la caratteristica di strizzare l'occhio agli evasori, come piace sempre a Berlusconi». E ricorda come «quei 4,5 miliardi che servirebbero per fare queta operazione sono esattamente la cifra che Berlusconi e la Lega ci hanno fatto pagare per regalarli agli evasori delle quote latte, é la stessa cifra».
Priorità al lavoro
Per Bersani, quello che si può fare «sul serio» é «togliere l'Imu fino a 4-500 euro caricando di più sui grandi patrimoni immobiliari. E se c'é da restituire qualcosa, ricordiamoci che le imprese aspettano dallo Stato un sacco di soldi e noi abbiamo bisogno di dare un pò di lavoro». La priorità è dunque favorire la ripresa del lavoro e dell'occupazione: «Tutti i margini che si riescono a trovare - dall'abbassamento dei tassi, dalla lotta dell'evasione fiscale, dalle vendite del patrimonio immobiliare e così via - vanno dedicati per alleggerire il carico sul lavoro. Noi abbiamo un problema in Italia che si chiama lavoro, non divaghiamo per favore da
questo tema che é il cruccio e il dramma di tanta gente e di tante famiglie».
Grillo e Vendola contro
Sulla proposta di Berlusconi, destinata sicuramente ad occupare la scena del dibattito politico per qualche giorno, duro anche il commento di Beppe Grilli (M5S): «Ormai sono dei fantasmi, può dire qualsiasi cosa ma la credibilità conta, non è più credibile, è fuori dalla storia», commenta il comico a margine del suo tour elettorale, che oggi fa tappa ad Imola, mentre Nichi Vendola (Sel) ricorre ad un paragone ironico: «È come se fosse ritornata Wanna Marchi, come se il mago Otelma si fosse candidato a governare l'Italia».
Ingroia all'attacco
Al coro di chi accusa l'ex premier di demagogia si aggiunge nel pomeriggio anche il leader di "Rivoluzione civile", secondo cui «Berlusconi mente sapendo di mentire. Lui sì che ha messo le mani nelle tasche degli italiani e lo ha fatto più volte. Sia in modo palese, con le tasse a carico soprattutto dei lavoratori a reddito fisso, sia in modo occulto mettendo le mani nelle tasche dello Stato, a vantaggio del suo impero finanziario e incoraggiando gli italiani a evadere le tasse coprendo in ogni modo gli evasori fiscali».
Big centrodestra compatti a favore
A sostegno della proposta di Berlusconi, nel corso della giornata, si schierano tutti i big del centrodestra, da Maurizio Gasparri «E' inutile che la sinistra e altri stepitino. La proposta di Berlusconi e' seria e credibile») a Giorgia Meloni (che rivendica la paternità dell'idea: «Prendiamo atto con soddisfazione che diverse proposte contenute nel programma di Fratelli d'Italia sono diventate le proposte dell'intera coalizione di centrodestra») e al sindaco di Roma Gianni Alemanno secondo cui «L'impegno di Silvio Berlusconi a restituire l'Imu sulla prima casa rende giustizia non solo alle famiglie ma a tutti i Comuni italiani».
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