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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2013 alle ore 22:12.
L'ultima modifica è del 04 febbraio 2013 alle ore 12:22.

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Il leader della Lega Nord, Roberto Maroni (Ipp)Il leader della Lega Nord, Roberto Maroni (Ipp)

No, grazie. La Lega Nord sembra bocciare la proposta lanciata ieri da Silvio Berlusconi: una volta al governo, ha anticipato il Cavaliere, faremo anche il condono tombale. «Non mi piacciono i condoni, non mi piacciono questi colpi di spugna. Su questo punto non esprimo un consenso: il condono non c'è peraltro nel programma», risponde oggi il leader della Lega nord Roberto Maroni, intervistato a Radio anch'io. Sulla stessa linea il segretario veneto del Carroccio e sindaco di Verona Flavio Tosi in un'intervista al Corriere del Veneto. «Su l'Imu - afferma - Berlusconi l'ha sparata grossa ma è deprimente vedere che tutti fanno a gara a chi fa la promessa più ammiccante».

Maroni: preferisco un'altra soluzione
Si dissocia quindi dalla proposta? «L'ho sentita - risponde Maroni - ma vorrei approfondire. Preferisco un'altra strada, combattere l'evasione attraverso il contrasto di interessi, cioè portare in detrazioni le ricevute». Secondo il segretario della Lega, invece, «la restituzione dell'Imu sulla prima casa è senz'altro una buona idea che può aiutare la ripresa dei consumi.»

Dopo la questione del candidato premier, con il Carroccio in un primo tempo a indicare la figura di Giulio Tremonti e Berlusconi a proporre Angelino Alfano, quella dei condoni potrebbe creare nuove distanze tra le due forze politiche alleate nelle politiche di fine mese.

Berlusconi apre al condono tombale
«Sarei assolutamente d'accordo nel fare il condono tombale. Sono sempre stato avversato in questo dalla sinistra», ha detto lunedì Silvio Berlusconi ai microfoni di La 7. «Assolutamente sì. Del condono c'è assolutamente bisogno. Se avrò la maggioranza verrà fatto», ha sottolineato. «E poi cos'altro...?», ha risposto sorridendo Mario Monti ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla proposta di condono tombale avanzata dal Cavaliere. Nel pomeriggio Berlusconi ha precisato da Trieste: «Forse questa mattina si é creato un equivoco. Il condono tombale si impone in caso di una riforma fiscale globale».

Replica al Wsj: tonfo in Piazza Affari dovuto allo scandalo Mps
Il tonfo di Piazza Affari che si è verificato ieri è dovuto allo scandalo Mps, ha detto in conferenza stampa a Trieste, il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, le cui proposte elettorali, secondo il Wall Street Journal, pesano invece negativamente sui mercati. «Mi pareva che non ci fosse... (il mio nome, ndr)», ha detto con una battuta. «La borsa va giù per Mps, praticamente ci si domanda dove sono andati a finire 3 miliardi di differenza fra il prezzo che si sapeva e quello pagato: questo é il motivo di una sfiducia nel comparto bancario italiano degli operatori», ha detto. «Sono l'unico politico che ha titolo per essere creduto quando fa le promesse», ha aggiunto rispondendo all'accusa del giornale americano.

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