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Questo articolo è stato pubblicato il 15 aprile 2011 alle ore 10:33.

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Napoli: la spaccatura di Fli lancia un assist insperato a Lettieri ma il prefetto Morcone ci crede ancoraNapoli: la spaccatura di Fli lancia un assist insperato a Lettieri ma il prefetto Morcone ci crede ancora

Prima il caos delle primarie del Pd, vinte da bassoliniano Andrea Cozzolino, e affossate da sospetti di brogli e contestazioni. Poi la spaccatura di Fli con il coordinatore campano, Enzo Rivellini, «mister 110mila voti» che rompe con Gianfranco Fini e annuncia il sostegno al candidato del Pdl, l'industriale Gianni Lettieri. Insomma la corsa verso la successione a Rosa Russo Iervolino, alla guida di Palazzo San Giacomo, registra continui colpi di scena.

Il Pdl punta tutto sull'industriale
Se fosse stato per lui, Silvio Berlusconi avrebbe di sicuro candidato Mara Carfagna, sfruttando l'onda lunga delle regionali che ha incoronato il ministro il consigliere più votato d'Italia (oltre 55mila preferenze). Poi, però, dopo mesi di confronto tra gli ex An, che avrebbero voluto lanciare nell'agone l'assessore regionale Marcello Tagliatela, e gli ex azzurri, schierati a favore di Fulvio Martusciello, capogruppo del Pdl al consiglio regionale, appoggiato anche dall'ex sottosegretario Nicola Cosentino, a spuntarla è stato Gianni Lettieri, grazie ai buoni rapporti con il Cavaliere e Gianni Letta. In verità il nome dell'ex presidente di Confindustria Napoli era già stato fatto per le regionali 2010, ma poi gli fu preferito Stefano Caldoro. Ora Lettieri dovrà convincere i molti malpancisti del partito (che avrebbero voluto un candidato "politico") e sbaragliare la concorrenza.

Dopo il caos delle primarie la difficile mission di Morcone
Doveva essere una marcia verso il rilancio del partito, che a Napoli è chiamato a difendere un dominio lunghissimo alla guida della città. E invece le primarie vinte dall'europarlamentare, Andrea Cozzolino, vicino all'ex governatore Antonio Bassolino, hanno schiantato i democratici all'ombra del Vesuvio. Costringendo il segretario Pierluigi Bersani a intervenire e a commissariare il Pd napoletano, affidandone le sorti ad Andrea Orlando. Dopo un lungo tira e molla, segnato da denunce di brogli e da contestazioni, il vincitore delle primarie Cozzolino ha deciso però di farsi da parte. Così i democratici hanno puntato tutto su una figura esterna e, dopo il no del magistrato Raffaele Cantone, la scelta è caduta sul prefetto Mario Morcone, in forza al Viminale come responsabile dell'agenzia nazionale per i beni confiscati alle mafie. La corsa alla successione di Rosa Russo Iervolino non è pero semplice anche perché la sua candidatura ha strappato l'appoggio di Sel (che aveva partecipato alle primarie), ma non quello dell'Idv che scommette sull'ex pm Luigi De Magistris.

La spaccatura di Fli complica la vita del rettore
Il suo nome era arrivato dopo settimane di polemiche, con settori di Fli, incluso il coordinatore campano del partito di Fini, Enzo Rivellini, insofferenti verso una scelta «calata dall'alto». Ma alla fine la quadra sul rettore dell'Università di Salerno, Raimondo Pasquino, come pedina del terzo polo per la poltrona di sindaco, sembrava essere stata trovata. E invece l'addio improvviso di Rivellini, che ha annunciato il sostegno al candidato del Pdl Lettieri e ha lasciato la pattuglia finiana, complica moltissimo la vita del rettore. Cui i vertici di Fli, da Fini a Bocchino, hanno confermato il sostegno. Ma la sua corsa rischia di essere seriamente azzoppata dall'uscita di Rivellini che porta via una dote pesante: 110mila voti ottenuti alle europee del 2009, 85mila dei quali solo in Campania.

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