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Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2011 alle ore 11:47.

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Nei grandi partiti il ricambio generazionale è più facile a dirsi che a farsi. Persino in elezioni "minori", come quelle amministrative, la politica preferisce affidarsi ai veterani. È vero soprattutto nel Pdl, dove su 30 consiglieri uscenti si ricandidano in 21. Ma, considerando che i posti in consiglio comunale passeranno complessivamente da 60 a 48, e che probabilmente il Pdl non porterà a casa più di 20 seggi (nell'ipotesi più ottimistica di una vittoria del centrodestra e di una stabilità di voti per il partito), sembra davvero difficile che qualcuno di quei 26 nuovi candidati riesca ad entrare. Forse due o tre, si dice nelle stanze di partito, non di più. Chi arriva da una posizione forte, molto probabilmente vedrà crescere consenso e preferenze.

Tra i veterani, nel Pdl, c'è soprattutto il vicesindaco Riccardo De Corato, in comune dal 1985, più volte assessore, con deleghe impegnative come quelle alla Sicurezza e alla Mobilità. L'ultima volta, nel 2006, ha ottenuto 8.603 preferenze, il numero più alto dopo quello di Silvio Berlusconi, capolista del Pdl già 5 anni fa.

Nel 2011 si preparano a fare il loro 4° mandato: Giulio Gallera (capogruppo del Pdl in comune), Fabrizio De Pasquale, Andrea Mascaretti (attualmente assessore alle Aree cittadine), Alan Rizzi (assessore allo Sport), Francesco Binoni Tiscari, Franco De Angelis e Armando Vagliati. Tutti quanti loro, se entreranno ancora in consiglio comunale, chiuderanno il prossimo mandato con 20 anni trascorsi a Palazzo Marino. Gli altri, tra i dieci e i quindici. A sottrarsi alla corsa per le amministrative, una volta esaurita un'esperienza, sono talvolta proprio i più giovani. È il caso Fabio Altitonante, che a 36 anni e con un solo mandato alle spalle, lascia Palazzo Marino, per dedicarsi, spiega lui, all'assessorato in provincia che già ricopre e per lasciare spazio ai giovani.

Più moderati nel Partito democratico, dove su 15 si ricandidano in 8. Ma anche in questo caso, considerando che pochi saranno i posti disponibili (non più di 8 se il centrosinsitra verrà sconfitto, non più di 15 se vincerà), il rinnovamento nelle fila democratiche non sarà così semplice. C'è da dire che nessuno ha già fatto più di un mandato, a parte Marco Cormio e Andrea Fanzago. I due consiglieri, prima di ricandidarsi, hanno dovuto chiedere una deroga al Pd provinciale, dato che la regola interna prevede(rebbe) di non superare il doppio mandato.

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