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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2011 alle ore 17:52.
Domenica 16 e lunedì 16 maggio 12 milioni e 794 mila italiani voteranno per l'elezione dei presidenti e dei consigli di nove province (Vercelli, Mantova, Pavia, Treviso, Ravenna, Lucca, Macerata, Campobasso e Reggio Calabria) e per la scelta dei sindaci e dei consigli in 1.177 comuni (di cui 23 capoluoghi di provincia: Novara, Torino, Milano, Varese, Rovigo, Savona, Bologna, Ravenna, Rimini, Arezzo, Grosseto, Siena, Fermo, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Barletta, Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria).
QUANDO E COME SI VOTA, TURNI BALLOTTAGGI
Si va alle urne domenica 15 maggio, dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e lunedì 16 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 15. Le operazioni di scrutinio avranno inizio lunedì 16 maggio subito dopo la chiusura della votazione e l'accertamento del numero dei votanti.
Per l'eventuale turno di ballottaggio per l'elezione dei presidenti di provincia e dei sindaci, si voterà domenica 29 maggio, sempre dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e lunedì 30 maggio, dalle ore 7.00 alle ore 15.00 mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio nella stessa giornata di lunedì al termine delle votazioni e dell'accertamento del numero dei votanti.
ELEZIONI PROVINCIALI (SCHEDA GIALLA)
L' elettore può votare o per uno dei candidati al consiglio provinciale, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di consigliere provinciale, sia al candidato alla carica di presidente della provincia collegato; o per uno dei candidati alla carica di presidente della provincia, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per uno dei candidati al consiglio provinciale ad esso collegato, tracciando anche un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di consigliere provinciale corrispondente al contrassegno votato, sia al candidato alla carica di presidente della provincia; o per un candidato alla carica di presidente della provincia, tracciando un segno sul relativo rettangolo; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di presidente della provincia.
Per le elezioni provinciali non è ammesso il "voto disgiunto", cioè il voto per un presidente della provincia di un gruppo o di un gruppo di liste e per un candidato al consiglio provinciale di un altro gruppo o gruppo di liste. Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato presidente prescelto.
VOTO IN COMUNI CON OLTRE 15 MILA ABITANTI (SCHEDA AZZURRA)
L'elettore può votare: o per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito anche al candidato sindaco collegato; o per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco; o per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto co-sì espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata; o per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cosiddetto "voto disgiunto").
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