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Questo articolo è stato pubblicato il 26 dicembre 2012 alle ore 19:00.
L'ultima modifica è del 26 dicembre 2012 alle ore 09:46.

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Monti "sale" in politica. «Insieme abbiamo salvato l'Italia dal disastro. Ora va rinnovata la politica. Lamentarsi non serve, spendersi sì. Saliamo in politica». Lo ha scritto ieri sera alle 23,31 il presidente del Consiglio dimissionario sull'account Twitter @SenatoreMonti annunciando la sua discesa in campo. Qualche minuto dopo, dall'account aperto poco dopo la conferenza stampa di fine anno ha ribadito: «Insieme ..."Saliamo" in politica! #AgendaMonti agenda-monti.it». Nel suo staff confermano che è stato Monti in persona a scrivere i due tweet, dalla sua casa di Milano, al termine di una serata passata con figli e nipoti.

«Aspettiamo di vedere come si collocherà», è stato il commento di Pier Luigi Bersani. Il segretario del Pd ha parlato di cose condivisibili, altre meno. Il leader del Pdl Silvio Berlusconi ha invece ribadito che «l'agenda Monti è una cura sbagliata. Se il Pdl dovesse avere la maggioranza questa dovrà essere usata per cambiare l'architettura istituzionale dello Stato, per dare più poteri al Governo, per dimezzare il numero dei parlamentari, per cambiare la composizione della Corte Costituzionale».

Nuovo summit domani di Monti con il nuovo centro
Nuovo summit domani fra Mario Monti e i big impegnati a sostegno della sua agenda politica per una decisione «entro la fine dell'anno» se presentarsi alle elezioni con una lista unica nel nome del premier o con più liste di riferimento al nome del Premier. «Deciderà lui con incontri e nuovi contatti ai massimi livelli già domani - ha preannunciato a Sky Tg24 il parlamentare Udc Roberto Rao, fra i principali collaboratori di Pier Ferdinando Casini - perchè ci sono vantaggi e svantaggi in entrambe le soluzioni. In ogni caso entro la fine dell'anno agli elettori sarà presentata una scelta chiara». Già domenica scorsa, dopo l'annuncio della sua "salita in politica", Monti aveva avuto un primo incontro collegiale con il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, il promotore di "ItaliaFutura" e "Verso la Terza Repubblica" Luca Cordero di Montezemolo e il ministro Andrea Riccardi che, insieme a Corrado Passera e Enzo Moavero Milanesi, è considerato fra i ministri più vicini a compiere il passo dell'ingresso full time diretto in politica al fianco di Monti.

Monti deciderà sul nodo liste
Sarà Monti a decidere se farne una o diverse. Ma le parole del premier sembrano confermare la tentazione - confermata da tempo dai suoi più stretti collaboratori - di fare una sua lista elettorale. L'ipotesi appare rafforzata dalle parole pronunciate dallo stesso Monti durante l'intervista con Lucia Annunziata di domenica: la mia agenda - aveva detto - ha bisogno di un "mandato elettorale" e "politico", in particolare dalla "società civile" e da quelle persone che «mi dicono: "mi ha tartassato, ma mi fido perchè sei una persona seria"».

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