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Questo articolo è stato pubblicato il 15 aprile 2011 alle ore 10:36.

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Letizia Moratti, la sindaca del fare che promette: «Farò sbocciare le risorse sopite di Milano»Letizia Moratti, la sindaca del fare che promette: «Farò sbocciare le risorse sopite di Milano»

Si candida per il secondo mandato Letizia Moratti, prima donna sindaco di Milano, che punta alla riconferma al primo turno. La sostengono Pdl e Lega, oltre a tre liste civiche: una dei giovani, un'altra di Giovanni Terzi e Mariolina Moioli e la lista 'verde' di Edoardo Croci, l'ex assessore alla mobilità e ideatore di Ecopass. Con lei ci sono pure il Nuovo Psi e il partito Italia Domani nato dalla scissione dell'Udc, oltre alla lista di Magdi Allam.

Orfana degli ex colleghi di partito che sono confluiti in Futuro e Libertà, Moratti ha perso anche l'appoggio della lista Udeur-Popolari per Milano che le ha ritirato la propria fiducia perché contraria alla presenza di Silvio Berlusconi come capolista. Non una novità, quest'ultima: il presidente del Consiglio si era candidato al consiglio comunale di Palazzo Marino già nel '97, poi nel 2001 e di nuovo nel 2006.

Moratti arriva da una campagna elettorale infuocata. Tre le spine nel fianco della "sindaca" ci sono l'Expo, il piano di governo del territorio e l'ecopass. Nel mirino è finito anche suo figlio Gabriele, indagato per presunte violazioni edilizie, per aver trasformato cinque capannoni che figurano come laboratori in una lussuosa residenza abusiva. Stabile che, ha assicurato lui con il plauso della madre, sarà ceduto in beneficenza.

L'organizzazione dell'Expo ha mietuto risultati, per ora, sul fronte internazionale, ma la vicenda delle aree non ha ancora trovato una soluzione. I lavori sui terreni partiranno soltanto con l'autunno e al momento non è risolta la questione dei finanziamenti che i soci di Expo Spa (Governo, Regione, Comune, Provincia, Camera di commercio di Milano) devono versare annualmente.

Contro il piano di governo del territorio (il documento urbanistico che sostituirà il piano regolatore) 14 consiglieri comunali del centrosinistra hanno presentato un ricorso al Tar, contestando le modalità con cui le 4.765 osservazioni presentate dai cittadini sono state accorpate in 8 macro-gruppi tematici anzichè essere votate una a una. L'opposizione ha anche lamentato che la Giunta, a due mesi dal voto del consiglio, non abbia ancora pubblicato il piano. Il pronunciamento del Tar arriverà, a quanto pare, quando il piano sarà già entrato in funzione. Su Ecopass sono sotto accusa gli esiti, considerati da alcuni «limitatissimi» per l'abbattimento dell'inquinamento e delle polveri sottili.

Nonostante questi nodi, Letizia Moratti nella campagna elettorale procede dritta per la sua strada: incontri con cittadini, inaugurazioni di canitieri e restauri effettuati in questi anni, la promessa della rimodulazione dell'Imu (l'imposta municipale sugli immobili) al ribasso per facilitare le aziende che investono nella metropoli. E ora c'è anche l'annuncio del ministro Tremonti di agevolazioni fiscali per le imprese che operano a Milano. La città è tappezzata da manifesti in stile berlusconiano: Letizia Moratti tra gli anziani, con i bambini, con l'elmetto in testa nei canitieri in giro per Milano. L'immagine è quella di una prima cittadina 'del fare', che non perde un minuto.

Oltre che prima donna sindaco a Milano, Letizia Moratti è stata anche la prima presidente rosa della Rai. A Palazzo Marino è arrivata da viale Trastevere (Roma, ovviamente), dopo essere stata ministro della pubblica istruzione nei governi Berlusconi II e III (dal giungo del 2001 fino al termine della legislatura). Nel 2006 è stata eletta sindaca di Milano al primo turno con il 52% dei voti battendo Bruno Ferrante, ex prefetto sostenuto dal centrosinistra. È sposata con il petroliere Gianmarco Moratti dal quale ha avuto due figli ed è nonna di tre bambine.

«Rispetto alla precedente questa campagna elettorale è più faticosa - ammette - perché faccio prima di tutto il sindaco». La soddisfazione più grande resta «sapere che siamo riusciti a risolvere i problemi di tutte le persone che hanno bisogno di essere aiutate». Confermato l'obiettivo: aiutare le risorse straordinarie che Milano ha, nel campo universitario, della ricerca, dell'innovazione, nella creatività, nella cultura, perché le imprese e i cittadini trovino qui tutte le opportunità per crescere umanamente, professionalmente e culturalmente».

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