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Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2011 alle ore 14:47.

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Abc.es, sotto il titolo "Rovescio per Berlusconi nelle elezioni a Milano", osserva che il primo ministro avanza solo a Napoli.
Silvio Berlusconi "vive ore amare", constata Abc. Aveva prospettato queste elezioni come un plebiscito, sottolineando che i risultati avrebbero dato forza al governo nazionale, che era importante vincere al primo turno a Milano e a Napoli. Ma "non è stato così".
I dati sono "spettacolari" a Milano. E a Napoli, dove Berlusconi ha fatto "ogni sorta di promesse" come quella di sospendere la demolizione delle case abusive, il suo candidato di centro-destra, Gianni Lettieri, "corre anche il rischio di perdere al secondo turno".

Le amministrative fanno notizia anche negli Stati Uniti. Il Wall Street Journal annuncia che il partito di Berlusconi è "in svantaggio nella corsa di Milano". E' il "primo chiaro segno che le divisioni politiche e le difficoltà giudiziarie per il premier nell'ultimo anno hanno pesato sulla sua popolarità".

Colpisce il fatto che per la prima volta da oltre un decennio il partito di Berlusconi o di un suo alleato sia seriamente sotto sfida nella capitale finanziaria. Qui, ricorda il Wsj, "i candidati con l'appoggio di Berlusconi in genere veleggiavano verso la vittoria", perché Milano è la città natale del miliardario, la sede del suo impero mediatico, e la terra della sua "vincente" squadra di calcio, il Milan. Ma è anche il luogo di quattro processi che lo vedono come imputato.
Berlusconi si è impegnato a fondo nella campagna per la Moratti, ma questa volta il suo "leggendario magnetismo" non ha fatto centro. Il quotidiano Usa cita un commento di Renato Mannheimer: "Doveva essere un referendum pro o contro Berlusconi e Berlusconi è stato sconfitto".
Lo spettro della perdita di Milano, a vantaggio dell'opposizione di sinistra, probabilmente scaverà un solco tra Berlusconi e la Lega Nord, osserva il Wsj.

Il New York Times, in una breve pubblicata a conteggi ancora in corso, sottolinea il colpo "eclatante" sferrato a Milano al premier, che aveva messo in gioco la sua reputazione per sostenere la Moratti.

Il principale perdente è stato Berlusconi, nota la Reuters in un lancio ripreso dal sito del Chicago Tribune. E la Bloomberg, sul San Francisco Chronicle, titola: "Berlusconi patisce una sconfitta, la sua candidata a Milano perde".
Milano è la "capitale del berlusconismo": il premier voleva trasformare il voto in un referendum su se stesso "perché ogni volta che lo ha fatto in passato, ha vinto", spiega Riccardo Giuliano di Ipr. Ma la sua popolarità è scesa e – secondo Ipr Marketing - adesso, per la prima volta dal 2008, se ci fossero elezioni politiche ci sono più italiani che voterebbero contro la sua coalizione (41,5%) che a favore (41%).

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