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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2011 alle ore 21:13.

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E alla fine Moratti scrive le sue scuse all'avversario. Pisapia e il centro islamico: non a spese del Comune (Ansa)E alla fine Moratti scrive le sue scuse all'avversario. Pisapia e il centro islamico: non a spese del Comune (Ansa)

Giuliano Pisapia, che raccoglie l'endorsement di Cesare Romiti e Massimo Moratti, parla in contemporanea in una videochat sul sito de Il Corriere della Sera e prova a riportare la competizione in campo meneghino. Sfido Letizia Moratti, dice, e non Silvio Berlusconi. Poi sfata quella che definisce «una delle tante menzogne dette»: se sarà eletto sindaco non ci sarà alcun aumento dell'Ici. E spiega la sua scelta di non fare un nuovo faccia a faccia con il sindaco uscente: perché in quel confronto su Sky con la Moratti alla fine «è arrivata una coltellata alle spalle che é inaccettabile per un candidato sindaco e per un sindaco che si ricandida a milano». Ribadisce che le scuse vanno fatte di persona e non in tv. La giunta? Nessuna pressione, puntualizza, dalla coalizione. L'avvocato parla anche della partecipate, in particolare di A2a per dire che dovrebbe «indirizzare gli investimenti verso le energie rinnovabili e non verso il nucleare».

Quanto a nuovi luoghi di culto, precisa che qualsiasi spazio di questo tipo «che non sia cattolico ovviamente verrà fatto non a spese del Comune». Conferma che se sarà eletto sceglierà un vicesindaco donna. Riaprire i Navigli? «È un sogno realizzabile». Poi rinnova la promessa di corsie ciclabili e di linee metropolitane aperte anche nelle ore notturne. Silvio Berlusconi? «Continua ad insultare non solo il candidato sindaco di Milano e il candidato sindaco di Napoli, ma la maggioranza degli italiani e questo non è accettabile da parte del presidente del Consiglio». C'è anche una rivelazione personale: se sarà eletto piangerà, ma di nascosto (come ha sempre fatto, svela).

Per l'avvocato candidato dal centrosinistra scende in campo anche Adriano Celentano che in un'intervista a L'Espresso invita Beppe Grillo a sostenere Pisapia al ballottaggio. Gabriele Albertini che in questi ultimi giorni di campagna elettorale è stato al fianco di Letizia Moratti prevede che il sindaco uscente vincerà ai rigori. Lei ammette di essere stata danneggiata da una prima parte di campagna elettorale troppo incentrata su temi di carattere nazionale. E dall'ex campo rom di via Triboniano, chiuso poche settimane fa dall'amministrazione, annuncia che se sarà eletta chiuderà altri tre accampamenti nomadi.

Per appoggiare Giuliano Pisapia è tornato a Milano Pier Luigi Bersani che pronostica: il tentativo «disperato di terrorizzare gli elettori è scivolato nel ridicolo e la gente più che spaventata si mette a ridere alle accuse mosse contro Giuliano Pisapia. Verranno tutti seppelliti da una risata». Intanto da entrambi i candidati arriva un sì al Patto di sviluppo per la città lanciato da Rete Imprese , a cui aderiscono le associazioni di artigiani e commercianti. Un decalogo per la Milano che verrà: dieci punti che comprendono lavoro, Expo, legalità, sburocratizzazione, innovazione, ambiente e fisco.

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