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Questo articolo è stato pubblicato il 07 agosto 2013 alle ore 10:59.

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Ci sono le commesse estere in aumento, ma c'è anche il profondo cambiamento delle esigenze della clientela italiana. E così la farmaceutica Candioli di Beinasco, vicino a Torino, in agosto ha rivisto il piano ferie. Se a inizio anno era stata programmata una fermata di 4 settimane, mese dopo mese si è avuta la conferma che sarebbe stato necessario rivedere la programmazione. Così la prima e l'ultima settimana di agosto la produzione continua, mentre già a partire dalla terza settimana l'azienda riaprirà per poter organizzare le spedizioni. Ha una lunga storia la Candioli che ha iniziato la sua attività producendo un farmaco per l'uomo, il Mom, un antiparassitario. Per l'origine bisogna risalire al 1882, racconta l'ingegnere Riccardo Cravero che oggi in azienda ricopre la carica di procuratore e rappresenta la quarta generazione. È stato nell'immediato dopoguerra che è partita la specializzazione che anno dopo anno ha fatto della Candioli un punto di riferimento per i farmaci veterinari. Dapprima con i cavalli e gli uccellini e poi con i piccoli animali domestici.

Ed è proprio per evadere una importante commessa entro il 2 settembre che la fermata di agosto è stata ridotta ai minimi termini. Arriva da Stati Uniti, Canada, Russia e Giappone, i paesi dove l'azienda sta crescendo meglio. L'export rappresenta ancora «una quota marginale, poco più del 10% del fatturato, ma è in crescita. Ci sono paesi come per esempio il Portogallo che ha iniziato a comprare i nostri prodotti a metà 2012 e a distanza di un anno sta quadruplicando il fatturato», continua Cravero. A fine 2012 i dipendenti erano una trentina, il fatturato si aggirava intorno ai 10 milioni di euro con i prodotti per gli animali domestici che rappresentano la quota più rilevante della produzione, in crescita del 30 per cento. Se il mercato estero va molto bene, non è così per quello interno che sembra scontare una certa difficoltà. E chiede quindi anche molta prudenza. «Molti clienti purtroppo stanno fallendo o semplicemente stanno chiudendo e quindi questo ci costringe ad autolimitare certi ordini», spiega Cravero. E hanno anche cambiato le modalità di effettuare gli ordini. Infatti se in passato «in agosto facevano importanti scorte per tutto il mese e magari chiedevano delle dilazioni nei pagamenti, oggi invece comprano sul venduto. I nostri clienti non fanno più magazzino per tutto il mese di agosto e quindi per garantire loro il servizio rimaniamo aperti».

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