Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2013 alle ore 06:50.

My24

Se la logica è «più che internazionale: intercontinentale», anche la caratteristica tutta italiana di chiudere bottega in agosto perde significato. «In Corea del Sud o in Cina certo non fanno caso alle nostre vacanze. E se negli uffici si cerca di far smaltire comunque i giorni di riposo, in produzione fermarsi è impossibile», spiega Michael Seeber, presidente del gruppo Leitner, specializzato in tecnologie sostenibili.

In particolare girano a pieno regime Prinoth (battipista) e Leitwind (impianti eolici). È anche una questione di investimenti: «Abbiamo macchinari che producono pezzi di alto pregio, comandati via computer da un operatore specializzato. Tutti i componenti più delicati e sottoposti alla maggiore usura vengono realizzati qui, in Alto Adige, con strumenti che hanno un costo molto elevato e che per questo non vengono mai messi a riposo».
Il lavoro estivo ha trovato «il pieno consenso del consiglio di fabbrica – spiega Seeber – e nonostante non ci sia l'obbligo di presenza, abbiamo trovato ampia disponibilità: nei giorni precedenti il Ferragosto, la mensa ha continuato a servire quotidianamente circa 250 pasti, non pochi se si considera che a lavorare erano solo i comparti produttivi e non gli amministrativi».
Il gruppo – 10 stabilimenti in tutto il mondo e oltre 3.300 dipendenti – dà lavoro a circa 950 persone in Alto Adige, dove è stato fondato 125 anni fa: «Lavorando con molti altri Paesi, viene da pensare che la tradizionale interruzione di ogni attività in agosto sia più che altro un danno per tutti: si creano settimane di tutto esaurito negli alberghi, traffico e prezzi elevati. Meglio sarebbe pensare a un sistema come quello tedesco, differenziato per regioni e con date di ferie anche scolastiche che possono variare di circa due settimane».

Fra le commesse in fase di lavorazione da parte del gruppo, tra i leader mondiali negli impianti di trasporto a fune, c'è la più grande cabinovia urbana dell'Eurasia, che sarà completata ad Ankara entro la primavera 2014. Un'opera avanzata dal punto di vista sia tecnologico che del design: il progetto - che si presenta innovativo sotto ogni punto di vista - prevede l'installazione di una cabinovia a 10 posti che collegherà il quartiere di Sentepe con la stazione metropolitana di Yenimahalle, e quindi con la principale arteria della capitale turca; la portata sarà di 2.400 persone all'ora per senso di marcia, su un percorso di 3.204 metri e per un totale di quattro stazioni. Grazie a questo sistema di collegamento, in funzione tutti i giorni dell'anno dalle 5 alle 23, il traffico automobilistico risulterà notevolmente decongestionato e le emissioni inquinanti subiranno - secondo gli studi effettuati - una importante riduzione.
Ancora, e nella stessa area, il più grande impianto monofune a movimento continuo al mondo collegherà entro l'anno la città di Bursa, quarta città della Turchia, con una zona ricreativa sull'adiacente Olimpo della Misia, dove si trova uno dei comprensori sciistici più grandi della Turchia.

La cabinovia da otto posti, lunga 8,8 chilometri, suddivisa in tre sezioni, è destinata a sostituire la vecchia funivia, costruita 50 anni fa e lunga 4.500 metri. I chilometri necessari per raggiungere la zona degli alberghi e il vero e proprio comprensorio e non coperti dalla funivia, erano fino a ieri percorsi a bordo di autobus o di taxi. L'opera – una combinazione tra impianto turistico ed urbano – ridurrà il tragitto da Bursa a circa 30 minuti, con maggior comfort e notevole riduzione di traffico automobilistico.
Il gruppo Leitner - di cui fanno parte Leitner Ropeways, Poma e Agudio (impianti di trasporto a fune), Prinoth (battipista e veicoli multiuso), Leitwind (impianti per l'energia eolica) e Demaclenko (innevamento programmato) - secondo le previsioni confermerà nel 2013 il fatturato 2012, attestandosi sui 700 milioni.

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.